Bologna, nuovi scontri tra gli autonomi e la polizia. Uova, insulti e botte
Nuovi scontri all’Università di Bologna dopo la manifestazione dei collettivi autonomi di martedì contro il caro mensa. Intorno alle 13 davanti alla mensa dell’ateneo di piazza Puntoni a Bologna collettivi di sinistra e forze dell’ordine sono tornate a fronteggiarsi. Dopo le proteste, infatti, gli attivisti del Cua avevano in programma un flash-mob, ma hanno trovato la zona ancora presidiata da polizia e carabinieri. Gli studenti hanno presidiato la piazza con l’obiettivo di auto-ridursi il pasto, giudicato troppo caro.
Bologna, scontri tra autonomi e polizia
Ci sono stati due “contatti” tra gli studenti di estrema sinistra e gli agenti: il primo con spintoni e il secondo con una breve carica, in mezzo un lancio di uova e grida di insulti contro gli agenti schierati davanti all’ingresso della mensa. Quando i collettivi hanno cercato di superare l’ingresso dell’università armati di striscioni le forze dell’ordine sono intervenute con due cariche di alleggerimento in rapida successione. A quanto risulta ci sono stati almeno due feriti fra i manifestanti mentre il collettivo degli autonomi parla di sei-sette feriti.
La sinistra occupa il rettorato
La seconda carica è avvenuta in via Zamboni. Gli attivivisti sono entrati in rettorato e hanno sfondato la vetrata di accesso al primo piano, dove c’è lo studio del rettore Francesco Ubertini. Poi hanno organizzato un pranzo-sociale di nuovo fuori, in via Zamboni, e un’assemblea. «La protesta continuerà», dicono i collettivi annunciando un pranzo sociale davanti alla mensa. «Sono particolarmente dispiaciuta di quanto è accaduto. Fin dall’inizio del nostro mandato abbiamo dialogato con tutti gli studenti e le istituzioni coinvolte sul tema dei servizi tra cui il servizio della mensa, gestito dall’ente regionale per il diritto allo studio», ha commentato la prorettrice.