Pestaggio in metro: Maurizio sarà operato alla testa. Raggi in visita all’Umberto I

20 Set 2016 12:54 - di Adele Sirocchi

Non è in pericolo di vita, fortunatamente, Maurizio D.F., pestato domenica da due malviventi in metropolitana per avere chiesto di non fumare. Dovrà essere operato alla testa. Lo assiste la madre, l’unica che lo ha difeso, finendo malmenata anche lei. Maurizio racconta al Messaggero il crescendo che lo ha visto vittima di una brutale aggressione: prima alla fermata di Castro Pretorio la coppia di balordi che sbraita, fuma, urla. Maurizio interviene, fa loro presente che è vietato fumare, e gli rispondono: “Fatti i ca..i tuoi”. Lui si mette in un vagone distante ma uno dei due, che aveva voglia di menare le mani, esce dalla metro e rientra proprio nel vagone di Maurizio, gli si avventa addosso, lo colpisce al volto, schiaffeggia la mare che tenta di difenderlo, arriva anche l’altro a colpire, calci in testa, senza pietà. Nessuno è intervenuto? “No, in quel momento no, nessuno ha detto niente, dopo sì, gli sono corsi dietro, ma quando ero steso a terra semi incosciente c’è stato un fuggi fuggi generale. Prendevo colpi, anche perché erano in due, è arrivato anche l’altro e ha iniziato a tirare calci alla testa, senza pietà e a quel punto non ho saputo più difendermi. Ora cosa si aspetta? “Mi aspetto che paghino davvero, mi aspetto il massimo della pena, guarda come mi hanno ridotto, in due senza parlare, solo in cerca di qualcuno da picchiare…”. I due aggressori sono stati arrestati poco dopo il pestaggio. “Spero che non li mettano fuori dopo un giorno”, è il commento della madre di Maurizio.

Un caso che colpisce per la gratuità della violenza che è andata in scena, in un pomeriggio di domenica che dovrebbe essere un giorno i serenità, di riposo, di vita tranquilla in città. Ed è stupefacente che, data la gravità dell’episodio, in Campidoglio sembra che nessuno se ne sia accorto finché il sindaco Virginia Raggi (che si era fatta fotografare durante il suo tour acchiappaconsensi in metropolitana prima del voto a Roma) non è andata a trovare l’uomo vittima del pestaggio al Policlinico Umberto I.

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