La rabbia di Paolo Di Canio: «Il Duce tatuato? Da sempre si sa come la penso…»
«No, non posso rimanere in silenzio». È amareggiato, Paolo Di Canio, ma anche sorpreso e deluso da Sky per quel “licenziamento” arrivato come un fulmine a ciel sereno per una foto nella quale, sul suo braccio destro, si notava un tatuaggio con la parola “Dux”. A più di una settimana dall’incidente che ha portato alla sospensione della collaborazione con Sky, l’ex calciatore, al Secolo XIX, ha manifestato profonda delusione: «Mi indigna l’ipocrisia di chi ancora finge di scoprire soltanto ora il mio modo di essere e certe mie idee, viceversa arcinote da sempre, è stata una banale svista da parte di chi ha pubblicato per conto di Sky una mia foto (scattata da un collaboratore dell’emittente, in un momento di pausa, alcune ore prima dell’avvio della diretta), senza notare che la stessa mi mostrava con il bicipite scoperto e con quel tatuaggio visibile. Una semplice disattenzione certamente a me non imputabile, ma che non poteva in alcun caso (…) comportare per me, incolpevole, l’allontanamento dal mio lavoro».
Di Canio resta in attesa di spiegazioni
Paolo Di Canio spiega di aver atteso fino ad oggi che «l’azienda si rendesse disponibile a chiarire assieme a me i contorni, semplicissimi, dello spiacevole inconveniente, così che potessi riprendere il mio lavoro come ritengo che fosse sacrosanto; ma niente». Ma a fronte di un invito formale» inoltrato dal suo avvocato, Gabriele Bordoni, gli è stato comunicato «che, almeno per ora, è impensabile che possa rientrare nel palinsesto». «Ma le mie posizioni sono arcinote da sempre», ribadisce Di Canio. E quell’ostentazione pubblica del tatuaggio con la scritta “Duce” è stata una semplice disattenzione di un collaboratore. Da qui la richiesta che «intervenisse in fretta un chiarimento pubblico e congiunto al riguardo». Ma Sky gli ha chiuso la porta.