Kabul, si fa esplodere mascherandosi con un burka: strage firmata Isis
S’è fatto esplodere nascondendosi in un burka, la copertura integrale che spesso indossano le donne islamiche per motivi religiosi. L’esplosione, a Kabul, all’interno di una manifestazione di Hazara sciiti, ha causato oltre 80 morti e centinaia di feriti. I numerosi container dislocati dalle forze di sicurezza per sbarrare l’accesso al centro della città hanno reso difficilissimo il lavoro dei soccorritori, al punto che numerosi cadaveri giacevano sull’asfalto ancora ore dopo l’esplosione. Dopo qualche ora lo Stato islamico ha rivendicato la responsabilità dell’attentato di oggi a Kabul, attraverso la sua agenzia Aamaq. I talebani afghani hanno negato oggi di essere responsabili dell’attentato. Il portavoce degli insorti, Zabihullah Mujahid, ha sottolineato in un comunicato che l’attentato “è una cospirazione di chi vuole la divisione del popolo afghano”.
Il presidente afghano Ashraf Ghani, dopo aver vivamente condannato l’attentato durante la manifestazione di membri della comunità Hazara sciita che rivendicavano per la provincia di Bamyan un importante progetto di trasporto di energia elettrica, ha sostenuto che “l’organizzazione di manifestazioni pacifiche è nei diritti dei cittadini, mentre il governo ha sempre fatto il possibile per proteggere i partecipanti”. Ma questa volta, si dice infine, “terroristi opportunisti si sono infiltrati fra i dimostranti per compiere attentati che hanno portato al martirio di numerosi cittadini e membri delle forze di sicurezza”.