Stilista impiccata in piazza a Milano: la famiglia non crede al suicidio

2 Giu 2016 19:20 - di Redazione

Conosceva le lingue, aveva fatto teatro ed era una stilista in ascesa. Una vita felice e serena quella di Carlotta Benusiglio, 37 anni, trovata impiccata a un albero con una sciarpa, a Milano in piazza Napoli, a due passi da casa.  Una storia di violenze nel rapporto a fasi alterne col fidanzato e corse al Pronto Soccorso – denunciate – a fare da contraltare alla vita di una «artista a 360 gradi, molto dotata e molto bella». Così la ricorda, distrutta dal dolore, l’unica sorella Giorgia «Mia sorella stava bene, era serena. L’ultima che l’ha sentita è stata mia madre, lunedì alle 11 di sera. Si sarebbero dovute vedere per mangiare a pranzo proprio martedì. E una madre sente se la figlia sta bene o no» spiega Giorgia Benusiglio, intenzionata a chiedere di fare “chiarezza” pur senza puntare esplicitamente il dito verso qualcuno. «Aveva mille progetti, era un’artista, era appena tornata da Venezia dove era stata per una festa di nubilato dove aveva disegnato e realizzato l’abito da sposa per un’amica – precisa – e poi a giorni doveva venire a trovarla un’amica dall’Argentina che non vedeva da sei anni. Insomma non è il comportamento di chi vuole farla finita».

Giallo sulla morte della stilista: si attende l’autopsia

Il capo della Squadra Mobile della Questura milanese, Lorenzo Bucossi, spiega: «Al momento nessun elemento ci fa allontanare dall’ipotesi del suicidio, ma stiamo indagando come se non lo fosse anche per le dichiarazioni della famiglia». Per ora non risulta sia stato ufficialmente interrogato il fidanzato di Carlotta, né vi sono provvedimenti a suo carico. La famiglia ha nominato un legale per seguire l’inchiesta: «Aspettiamo l’esame autoptico – dice l’avvocato Gianluigi Tizzoni – e poi valuteremo. Sarà la magistratura a fare gli approfondimenti necessari. Certo è che abbiamo segnalato le denunce, in passato, per il rapporto conflittuale di Carlotta con un uomo di una quarantina d’anni con cui stava insieme mi pare da due».

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