Liguria, la Corte dei Conti condanna la nuora di Mastella per le spese pazze

28 Giu 2016 18:43 - di Roberto Frulli

Nell’ambito delle indagini sulle spese pazze al Consiglio regionale della Liguria, i giudici della Corte dei Conti hanno condannato a un risarcimento complessivo di oltre 95 mila euro l’ex-capogruppo in consiglio regionale del gruppo Misto Udeur-Sinistra Indipendente, Roberta Gasco, nuora di Clemente Mastella, e l’allora consigliere Lorenzo Casté.
Assolti, invece, tutti i membri della Commissione rendiconto in carica nel 2009 e nel 2011.
I due ex-politici erano accusati di avere utilizzato per fini personali i contributi pubblici percepiti nel 2008, allegando al rendiconto approvato dal Gruppo documenti di spesa contraffatti o non idonei a dimostrare l’inerenza della spesa all’attività istituzionale.
Per i giudici contabili, il danno cagionato alle casse della Regione Liguria è da ripartire in oltre 70 mila euro a Casté, in 6 mila euro a Roberta Gasco, che ha già risarcito oltre 40 mila euro, mentre altri 18 mila euro dovranno essere risarciti in solido tra i due.
L’accusa contestava all’allora capo Gruppo Gasco e al consigliere Casté spese ritenute illecite come acquisti di libri e giornali o manifesti, con fatture che risulterebbero false, oltre a rimborsi di taxi e parcheggi. Per la Procura vi erano poi numerose spese per missioni non giustificate, o scontrini di ristoranti, senza contare cellulari, vini pregiati o ancora fiori.

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