Scuola, una sentenza dà ragione ai professori e sbugiarda Renzi

2 Mag 2016 15:22 - di Gabriele Alberti

Un altro colpo a Renzi e alla sua “Buona scuola”. Sulla formazione dei professori il premier e la Giannini hanno “toppato”. «La lunga battaglia che stiamo portando avanti da mesi sul periodo di formazione e prova sta dando i primi risultati positivi come dimostra la sentenza con cui il tribunale di Avellino ha accolto il ricorso di una docente che aveva ottenuto il passaggio di ruolo, disponendo che non venga sottoposta a un nuovo periodo di formazione. Si tratta di un pronunciamento importante perché stabilisce la non retroattività del decreto ministeriale 850 del 27/10/2015 applicativo della legge 107/2015». A dichiararlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti. «A gennaio, insieme con gli altri sindacati rappresentativi della scuola, abbiamo notificato il ricorso contro il provvedimento del Miur contestando che tra i destinatari ci siano anche gli insegnanti che hanno ottenuto il passaggio di ruolo, cioè docenti già titolari di contratto a tempo indeterminato e che, dunque, hanno già effettuato l’anno di prova e formazione al momento dell’immissione in ruolo. Tra l’altro – sottolinea Di Meglio – il Miur, con la nota 3699 del 29/2/2008, aveva precisato chiaramente che l’anno di formazione va effettuato una sola volta nel corso della carriera. A questo punto, chiediamo al ministero di modificare con urgenza la circolare applicativa del decreto, abolendo l’obbligo del periodo di formazione e prova per chi lo ha già sostenuto. Intanto, per tutti i docenti che sono stati finora obbligati dagli Usr e dai dirigenti scolastici a effettuare ore di formazione, – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – si apre la possibilità di chiedere all’Amministrazione il risarcimento del danno».

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