Ricordo di Almerigo Grilz, amico e collega morto da inviato di guerra (video)

19 Mag 2016 15:44 - di Antonio Pannullo

Nel 29° anniversario della morte di Almerigo Grilz (Trieste, 11 aprile 1953 – Caia, 19 maggio 1987), proponiamo il video commemorativo prodotto da Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale alcuni anni fa. Il primo inviato di guerra italiano morto dopo la Seconda guerra mondiale fu infatti uno di noi: Almerigo Grilz, triestino, leader del Fronte della Gioventù e consigliere comunale missino della città giuliana, morto in Mozambico mentre si trovava come corrispondente della Albatross Press Agency al seguito dei guerriglieri della Renamo, che si opponeva ai filosovietici della Frelimo. Mentre la Renamo ripiegava, nei pressi della città di Caia, Almerigo fu raggiunto alla nuca da un colpo sparato dagli avversari mentre riprendeva le fasi della battaglia, e rimase in Mozambico per sempre. Fu recuperata la sua telecamera, dove è documentato tutto lo scontro dell’ex zuccherificio, fino al momento in cui la telecamera cade per terra. I guerriglieri di Afonso Dhlakama, il capo del movimento di resistenza nazionale, lo portarono a spalla per un giorno e mezzo, fino a seppellirlo sotto un maestoso albero, in un luogo chiamato Ndore, dove tutt’oggi riposa. Fu sua madre (Almerigo era figlio unico) che decise che fosse meglio lasciarlo lì dove era caduto per inseguire la sua passione-professione. Nel 2002 i suoi amici e colleghi Giancarlo Coccia, Gian Micalessin e Franco Nerozzi andarono in Mozambico a cercarne le spoglie. E le trovarono, realizzando un documentario che mette ancora oggi i brividi. Lo trovarono e lo ricordarono in quella radura sperduta. Qualche anno fa, in suo ricordo, i suoi amici gli dedicarono il  libro Un’avventura (edizioni Settimo Sigillo, Roma). Proponiamo inoltre una canzone a lui dedicata dal gruppo rock alternativo milanese Ddt, intitolata Almerigo. La musica è montata sulle immagini più significative relative alla vita di Almerigo.

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