Incendio doloso alla casa natale di Al Bano a Cellino San Marco
Un incendio di natura dolosa ha carbonizzato il portoncino di ingresso della casa che ha dato i natali al cantautore Cellinese Al Bano Carrisi, 73 anni, situata in via Giuseppe di Vittorio a Cellino San Marco alle spalle di piazza Aldo Moro. Le fiamme si sono sviluppateall’alba e sono state spente dai vigili del fuoco partiti dal comando provinciale di Brindisi. L’appartamento confina con un negozio di fiori e con altre abitazioni che per fortuna non hanno subito danni. Sul posto si sono recati i carabinieri della locale stazione, diretta dal maresciallo Giuseppe Milo, che hanno avviato le indagini, untiamente agli uomini del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Brindisi, diretto dal tenente Luca Colombari, tese a fare chiarezza sulla vicenda.
La casa – seppur non abitata – rappresenta uno degli affetti più cari del noto cantautore, lì ci è nato e ha vissuto con la sua famiglia per diversi anni. çL’bitazione apparteneva alla madre, è stata ristrutturata e spesso fa da sfondo a interviste televisive che raccontano la sua infanzia. Al Bano non è mai andato via definitivamente, abita in un’altra zona, in periferia. Nessuno davanti alla scena del portone carbonizzato riusciva a trovare una giustificazione al gesto. Che si sia trattato di dolo è stato subito accertato sia dai vigili del fuoco che dai carabinieri: sono state trovate tracce di benzina. Gli autori hanno accatastato davanti al portone alcuni volantini e poi appiccato fuoco dopo averli cosparsi di liquido infiammabile. Un’azione che si spera sia stata vista da qualche testimone, o telecamere di abitazioni private. In giornata saranno eseguiti ulteriori sopralluoghi.
Al Bano: «Per me è uno sfregio doloroso»
«Per me è uno sfregio, doloroso e morale, un bagaglio di amarezza perché a Cellino ho investito tutti i proventi del mio lavoro e da anni offro lavoro a tanta gente». Così Al Bano Carrisi, a Torino per presentare il suo concerto del 12 maggio, commenta l’incendio doloso appiccato nella notte al portone d’ingresso di una sua abitazione a Cellino San Marco. «Mi ha chiamato mio fratello Franco, che si sta occupando della cosa, perché io sono fuori», aggiunge il cantante. «Quella è la mia casa natale, la casa che mio padre mi ha lasciato in eredità – ricorda – e spesso ci porto i miei figli per fargli vedere dopo sono nato». Al Bano si dice «molto segnato» dal gesto. «Non so se ho sbagliato qualcosa nei confronti di qualcuno, non so darmi la benché minima spiegazione – conclude -. Non è escluso sia un atto di follia ed è quello che spero e che voglio credere».