Migranti contro polizia: battaglia alla frontiera greco-macedone
La polizia macedone ha usato i gas lacrimogeni contro i migranti – oltre 500 – che cercavano di abbattere la barriera di confine al campo di Idomeni in Grecia. Lo riporta Sky News in un tweet. I migranti hanno tentato di sfondare la recinzione e quando la polizia macedone ha sparato gas lacrimogeni e bombe assordanti contro di loro hanno risposto lanciando le pietre contro la polizia. Insomma una vera battaglia
La polizia greca non è intervenuta, riportano i media di Skopje. Citando un testimone sul posto, il quotidiano Vecer sul suo sito scrive che la polizia ha sparato gas lacrimogeni contro un gruppo di oltre 500 persone che stavano in un campo di profughi di Idomeni. Il gruppo avrebbe tentato di sfondare la barriera dopo aver sentito parlare gli attivisti delle diverse organizzazioni non governative di una possibile imminente apertura dei confini tra Macedonia e Grecia. Quando la polizia macedone ha negato queste voci, i migranti – tra i quali c’erano anche bambini – ha tentato di scavalcare la recinzione ed entrare in Macedonia.
Almeno 260 migranti hanno fatto ricorso alle cure di Medici senza frontiere: lo riferisce un responsabile, Achilleas Tzemos, citato da L’Express. “200 sono stati soccorsi per problemi respiratori, 30 per ferite causate da proiettili di gomma e altri 30 per altre ferite”. Diversi migranti sono stati ricoverati all’ospedale di Kilkis. La polizia macedone, dal canto suo, smentisce di aver utilizzato proiettili di gomma, ma “solo lacrimogeni”.