Smacco ai francesi: Lavazza conquista il colosso transalpino del caffè
Dopo anni di colonizzazioni ai danni dei grandi marchi italiani (qui una breve sintesi delle svendite facili degli ultimi anni) , una grande azienda italiana segna un gol in trasferta, che vale doppio, forse il triplo, perché realizzato ai danni degli “odiati-amati” cugini transalpini. La Lavazza acquista Carte Noire, leader in Francia nel mercato del caffè. Il closing dell’operazione, annunciato a Parigi, è stato firmato il 29 febbraio dopo l’approvazione dell’Autorità francese della concorrenza e della Commissione Europea. Oggetto dell’acquisizione sono i marchi e le attività di Carte Noire all’interno dell’area economica europea. Nel 2015 il fatturato del gruppo sale dell’8,1% e supera 1,4 miliardi. Per il 2016 prevede di raggiungere quota 1,7 miliardi. “L’acquisizione di Carte Noir da parte di Lavazza unisce due aziende che sono simili per storia, per livello di immagine e cultura della qualità”, commenta Antonio Baravalle, amministratore delegato della Lavazza. «Allo stesso tempo, la complementarietà dei rispettivi segmenti di consumo, che vede Lavazza tra i marchi leader in Francia nel mercato fuori casa e Carte Noir in quello domestico, apre la strada a grandi potenzialità di sviluppo”. Per la storica azienda torinese del caffè la Francia diventa il secondo Paese dopo l’Italia. «Vogliamo continuare a investire nella crescita» – spiega ancora Baravalle, che in un incontro con i giornalisti a Parigi ricorda “il profondo rinnovamento dei nostri siti industriali” e “i significativi investimenti in marketing, comunicazione e innovazione”. Altrettanto importante “la realizzazione del nuovo centro direzionale a Torino. L’impegno complessivo dell’azienda torinese, conclude, “ha superato il miliardo di euro”.