Foffo e Prato: l’orrida telenovela di due feroci assassini non sembra aver fine
Foffo e Prato. I due amici e/o amanti assassini mantengono saldamente le aperture in cronaca. La storia di droga, sesso e sangue si dipana ormai giornalmente arricchendosi di dettagli e precisazioni. La vittima delle brutalità di entrambi, Luca Varani, è stato finalmente accompagnato alla sua ultima dimora. Speriamo riposi in pace. Ma loro, Manuel e Marco pare abbiano sempre una novità da raccontare. E se non sono loro a parlare o i loro parenti o gli avvocati, ci sono i conoscenti. O soltanto i contattati in lista in quella orrida notte: gente che ha rischiato di fare la stessa fine del povero ventitreenne assassinato con una ferocia che neppure l’horror più agghiacciante avrebbe potuto immaginare. Così c’è adesso l’ex pugile che rivela il tentativo di violenza subito. E la tanta cocaina che girava nell’appartamento maledetto di Manuel Foffo. Cocaina e alcol: miscela esplosiva. Per una notte brava che si tramuta in orrore. “Volevano violentarmi” dice il pugile ai pm e aggiunge che adesso li denuncerà. Poi c’è la madre di Manuel, che fornisce detergenti e stracci al figlio senza sapere e senza capire. E c’è quell’incredibile padre. Quello che prima si presenta da Vespa e spiega, col corpo ancora caldo e straziato di Luca Varani, che il suo figliolo è un bravo ragazzo, una personcina a modo. E poi se ne esce con una perentoria affermazione sui gusti sessuali del suo Manuel che per papà non è gay: nient’affatto, perchè a loro, ai Foffo, piacciono le belle donne. Roba che ti verrebbe pure da ridere per questo padre quanto meno distratto, avulso dalla realtà della famiglia, se non fosse per la indicibile tragedia di cui il figlio “bravo ragazzo” s’è reso protagonista. Meglio drogato che gay è quel che bussa nella testa di papà Foffo. È questo probabilmente il suo problema. Ma il come e il perchè un figlio, definito sempre e comunque un così bravo ragazzo, abbia potuto commettere un delitto così crudele, così spietato, così disumano non sembra ancora riuscire a capirlo.