Trump: pronto a incontrare il Papa. Ma il suo staff ironizza sul Vaticano

19 Feb 2016 18:42 - di Redazione

Il Papa è una persona meravigliosa: Donald Trump, l’outsider repubblicano per la Casa Bianca, smorza i toni della polemica dopo che papa Francesco lo aveva ‘scomunicato’ sostenendo che “non è cristiano” chi vuole costruire muri, come quello che il magnate vuole erigere al confine col Messico. Trump, secondo la Cnn, si dice pronto ad incontrare il Papa “quando vuole”, ribadendo che a suo avviso non si tratta di una ‘battaglia’: anzi secondo lui le parole del Papa sono state fraintese. Ma se Trump cerca di gettare acqua sul fuoco dal suo entourage arriva un nuovo affondo. “Sorprendenti i commenti del Papa, considerando che la Città del Vaticano è al 100% circondata da mura imponenti”, ha ironizzato su Twitter Dan Scavino, responsabile della campagna sui social media. Il tweet è accompagnato da una foto della Città del Vaticano. Anche Joe Scarborough, ex membro del Congresso e supporter di Trump, ha postato l’immagine di un enorme muro accompagnata da queste parole: “Papa Francesco, abbatti quel muro!”. Oltre a fare i conti con l’ira pontificia, Trump deve digerire le brutte notizie che arrivano dai sondaggi: alla vigilia delle primarie repubblicane in South Carolina, Ted Cruz accorcia le distanze, portandosi a soli 5 punti dal tycoon newyorchese. Un brutto colpo per quest’ultimo, che fino a qualche settimana fa era avanti di 16 punti. L’ultimo sondaggio di Nbc/Wall Street Journal indica come il sostegno verso Trump è sceso al 28%, giù di otto punti rispetto a gennaio.

Anche dal Vaticano si cerca di stemperare il senso della “scomunica” papale. Il Papa – ha commentato il portavoce padre Federico Lombardi – ha detto quello che ben sappiamo, quando seguiamo il suo magistero e le sue posizioni: che non bisogna costruire muri, ma ponti. Questo lo dice da sempre, continuamente, e lo ha detto anche a proposito delle questioni delle migrazioni in Europa, moltissime volte”. “Quindi – ha rimarcato il portavoce ai microfoni di Radiovaticana – non è affatto una questione specifica, limitata a questo caso. E’ un suo atteggiamento generale, molto coerente con quello che è un seguire con coraggio le indicazioni del Vangelo di accoglienza e di solidarietà. Naturalmente, questo poi è stato molto rilanciato, ma non è che volesse essere, in nessun modo – ha sottolineato Lombardi – un attacco personale né un indicazione di voto”.

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