L’autopsia conferma: Giulio Regeni è stato ammazzato di botte
La verità sul perché della morte violenta di Giulio Regeni è ancora molto lontana, ma l’autopsia sul corpo del giovane ricercatore friulano svolta a Roma dall’equipe di medici legali comincia a dire qualcosa in più: e conferma il brutale pestaggio e la volontà di uccidere il giovane. I motivi del massacro letale restano però avvolti nel mistero.
I responsi dell’autopsia sul corpo di Giulio Regeni
Un mistero che dovrà essere chiarito: l’Italia tutta, ovviamente a partire dalla famiglia del ragazzo, vuole la verità. E per ora l’unica certezza è che Giulio, di cui si erano perse le tracce il 25 gennaio scorso, è morto per la frattura di una vertebra cervicale causata da un violento colpo al collo. Lo dice l’autopsia sul cadavere del giovane che peraltro, a detta dei medici legali che l’hanno analizzato, porta i segni incontrovertibili di fratture evidenti, numerose abrasioni e sevizie, lesioni sparse su tutto il corpo martoriato del povero ricercatore italiano. Di più: nel corso dell’autopsia sono stati raccolti numerosi reperti che saranno sottoposti ad analisi specifiche di laboratorio (eseguiti tac, esame tossicologico e radiografie) mentre altre verifiche saranno svolte per accertare se la frattura della vertebra cervicale possa anche essere stata determinata dalla rotazione indotta della testa del giovane su un lato oltre il punto di resistenza.
Giulio Regeni, ammazzato di botte
Il verdetto dell’autopsia, insomma, non lascia margine a dubbi: Giulio Reggeni è stato ucciso con un violento pestaggio che ha infierito soprattutto sulla testa del ragazzo, fino a provocare la frattura di una vertebra cervicale spezzata sotto l’urto di un violento colpo al collo. Dopo il decesso poi, come tristemente noto, il corpo di Giulio Regeni sarebbe stato abbandonato in strada. Il pm Sergio Colaiocco, intanto, ha firmato il nullaosta per la restituzione ai familiari della salma del ragazzo, che lunedì 8 abbandonerà l’Isitituto di Medicina Legale La Sapienza per il suo ultimo viaggio: quello verso il Friuli dove martedì saranno celebrati i funerali.
Un omicidio brutale senza un colpevole e senza un perché
Dunque ora sappiamo come è morto Giulio Regeni, resta da chiarire una volta per tutte il perché. E per mano di chi? Al momento la tanto auspicata collaborazione con le autorità egiziane è rimasta una semplice e dovuta dichiarazione d’intenti, tanto che il team di investigatori italiani che si trova da venerdì pomeriggio al Cairo ha potuto finora fare poco, quasi niente, anche perché sembra avere ancora difficoltà per l’accesso diretto agli atti dell’inchiesta e il contatto con gli investigatori che si occupano direttamente del caso: L’unica certezza acquisita al momento – e a Roma – è che il ragazzo friulano è morto in modo violento: ha sofferto molto. e a lungo E non si riesce a capire perché e per mano di chi…