Unioni civili, bagarre nel Pd. Gasparri: tutti mobilitati per il Family day
Com’era prevedibile, nel Pd è bagarre in vista dell’approvazione del ddl Cirinnà. La maggioranza del partito dice no allo stralcio della norma sulla ‘stepchild adoption’ mentre l’ala cattolica propone una via alternativa per arrivare a una sintesi con un emendamento che prevede anzichè l’adozione l’affido rafforzato del figlio da parte del compagno. L’emendamento presentato prevede “l’affidamento personale del minore alla parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso quando lo stesso è figlio, anche adottivo, dell’altra parte dell’unione civile e il genitore biologico estraneo all’unione civile sia sconosciuto, deceduto o decaduto dalla responsabilità genitoriale”. La proposta riceve però un secco no da Micaela Campana, responsabile diritti del partito: “Il dialogo è importante, giusto, sacrosanto: l’abbiamo sempre voluto e continuiamo a cercarlo fino alla fine. Ma l’asticella dei diritti sociali e civili della legge non può scendere, il testo non si può fare a pezzetti”. E sul voto finale la stessa relatrice Monica Cirinnà non appare ottimista: “Ci sono – ha spiegato – posizioni più conservatrici, a fronte di posizioni più riformiste e di rinnovamento. Sono sicura che non ci saranno ulteriori rinvii. Non chiedetemi come sarà il voto finale, ma sono certa che l’Italia avrà nei tempi stabiliti una legge sulle unioni civili”. Da parte del gruppo Area popolare (Ncd) è arrivata infine la proposta – avanzata dall’ex ministro Maurizio Lupi – di “approvare ora la legge e rinviare il discorso sulla stepchild alla legge sulle adozioni”. La richiesta è di stralciare la parte più discussa del provvedimento, quella che “apre” all’adozione da parte di coppie gay.
La posizione di Forza Italia sulle unioni civili
Intanto anche il centrodestra discute. Dopo avere incontrato i parlamentari Silvio Berlusconi ha chiarito la linea di Forza Italia: “Durante la riunione dei nostri gruppi parlamentari, abbiamo confermato di essere favorevoli alle unioni civili, cioè al riconoscimento di una serie di diritti alle persone conviventi, anche dello stesso sesso. Su questo tema abbiamo presentato una nostra proposta di legge”. Tuttavia, spiega ancora Berlusconi, “quanto previsto dal disegno di legge della senatrice Cirinnà è tutt’altra cosa: è – prosegue – un matrimonio sotto falso nome, con norme sulle adozioni dei bambini che non convincono e che potrebbero preparare il terreno a pratiche di sfruttamento delle donne. Per questi motivi voteremo contro il disegno di legge Cirinnà riconoscendo tuttavia, come sempre, ai singoli parlamentari la libertà di coscienza”. Il senatore Maurizio Gasparri chiama alla mobilitazione in vista del Family Day: “Ora credo che sia dovere nostro mobilitarci in vista del Family day dove, anche senza insegne di partito ma come singole persone, dovremo dare un contributo importante alla riuscita di un grande mobilitazione della società civile che, il 30 gennaio, segnerà certamente uno dei momenti più alti di partecipazione democratica della vita italiana”.