Savona, sacerdote si rifiuta di benedire la salma di una marocchina
Il parroco di Arnasco (Savona), don Angelo Chizzolini, non ha benedetto la salma di Aicha Bellamoudden, la moglie marocchina di Dino Andrei. La coppia è tra le cinque vittime del crollo della palazzina di Bezzo di Arnasco, avvenuto nella notte di venerdì scorso. Aicha aveva cominciato un cammino di conversione al cristianesimo. Don Chizzolini è il sacerdote che nell’estate scorsa, mentre il Papa invitava le parrocchie ad aprirsi per l’accoglienza dei migranti, disse che prima di dare la sua canonica ai profughi l’avrebbe bruciata.
Sconcerto e un po’ di tensione hanno accompagnato la cerimonia funebre per l’atteggiamento del sacerdote che guida anche le parrocchie di Vendone e Onzo (dove si trova la canonica che avrebbe voluto bruciare). Aicha aveva quasi completato il suo percorso di conversione e, secondo quanto è stato possibile apprendere, le mancava solo il battesimo per confermare la conversione. Anche per questo motivo il vescovo mons. Guglielmo Borghetti aveva permesso che il funerale della donna avvenisse nella chiesa Nostra Signora Assunta di Arnasco, al fianco del marito. Ma per tutta la cerimonia funebre il sacerdote non ha mai citato Aicha e quando è arrivato il momento della benedizione dei feretri don Chizzolini ha evitato la salma della marocchina. E tanto ha fatto anche al cimitero prima della tumulazione. Le salme delle cinque persone decedute nel crollo della palazzina, causato da una fuga di gas, erano state benedette prima dei funerali dal vescovo Borghetti.