Portogallo, il centrodestra vince le presidenziali con Rebelo De Sousa
Ha sbaragliato il presidente della Repubblica uscente con una vittoria netta. In Portogallo vince le elezioni candidato del centrodestra, il noto commentatore politico televisivo Marcelo Rebelo de Sousa, con il 53 per cento mentre il candidato di area socialista, Antonio Sampaio da Novoa, è arrivato secondo con il 22,75% e Marisa Matias del Bloco de Esquerda, espressione dell’estrema sinistra vicino a Podemos e Syriza, si è posizionata terza con il 10,15% davanti alla socialista Maria de Belem (4,25%).
Portogallo, vince il centrodestra
Il Portogallo si avvia, dunque, verso una stagione di coabitazione dopo le presidenziali vinte dal candidato di centrodestra. Nel suo discorso subito dopo la fine dello spoglio, il neo presidente del Portogallo, che si insedierà il prossimo 9 marzo, ha detto di aspettarsi che il governo di centrosinistra presieduto dal primo ministro Antonio Costa generi più crescita economica «senza compromettere la stabilità finanziaria». Nello stesso tempo ha promesso di essere imparziale e di incoraggiare il dialogo tra i partiti politici, «sanando le ferite» delle recenti crisi. In Portogallo il presidente non ha il potere esecutivo ed è più che altro una figura rappresentativa, ma può costituire una voce influente e ha la facoltà di sciogliere il Parlamento. Rebelo de Sousa ha ammonito che userà la sua carica per impedire al governo di centrosinistra anti-austerity di peggiorare la salute finanziaria del paese, appesantita dal debito.
Chi è Rebelo de Sousa
Figlio dell’ex-ministro conservatore Baltasar Rebelo de Sousa, “Marcelo” come familiarmente viene chiamato in tutto il Portogallo è uno dei protagonisti della vita politica del paese dalla rivoluzione dei garofani del 1974 contro la dittatura salazarista. È stato giornalista, ha fondato il settimanale Expresso, ministro e leader del Psd dal 1996 al 1999 (sostituito nell’incarico dal futuro presidente della Commissione Ue Manuel Barroso) docente universitario di diritto.