Non c’è il metal detector a Bologna? Italiano si imbarca con un coltello

16 Gen 2016 19:36 - di Redazione

In discussione ancora una volta la sicurezza degli aeroporti italiani. Un uomo si sarebbe imbarcato il 21 dicembre senza problemi su un volo Emirates, dall’aeroporto Marconi di Bologna, con un coltello con lama da 12 centimetri e uno spray al peperoncino nel bagaglio a mano. Per questo la Procura ha aperto un’inchiesta, per ora senza indagati, con l’ipotesi di porto ingiustificato di strumenti atti a offendere. Indagine che, vista la situazione di tensione e pericolo a causa del terrorismo internazionale, potrebbe ora allargarsi alla sicurezza complessiva dei varchi al Marconi, un aeroporto da oltre sette milioni di passeggeri all’anno. Ad essere stato bloccato poco prima delle feste di Natale è un professionista di Modena, “pizzicato” con coltello e spray all’aeroporto di Dubai, dove ha fatto scalo prima di ripartire con un altro volo per Chennai, in India. Grazie al controllo al metal detector, infatti, sono stati trovati nel bagaglio a mano l’arma e lo spray urticante. Le autorità degli Emirati Arabi Uniti hanno così inviato una nota alle autorità italiane a Roma, che si sono rivolte agli uffici di polizia dell’aeroporto di Bologna chiedendo spiegazioni sull’accaduto.

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Per il procuratore aggiunto Valter Giovannini, che ha aperto il fascicolo d’indagine, è un «fatto molto grave, con quel tipo di coltello si poteva fare molto male. Sono già partiti immediati e approfonditi accertamenti», ha spiegato il magistrato. L’aeroporto Marconi, invece, preferisce non commentare la vicenda. Fonti aeroportuali, però, fanno notare che il modenese era rimasto fermo a Dubai alcune ore, tempo utile per uscire e rientrare nello scalo ed eventualmente comprare altri oggetti, come il coltello e lo spray. Intanto, sempre in materia di sicurezza negli aeroporti, l’Ugl di Roma denuncia che i poliziotti in servizio a Fiumicino «vengono comandati per fare da servizio navetta aeroportuale ai Vip del mondo dello spettacolo e dello sport che quotidianamente affollano lo scalo», ha spiegato il segretario provinciale del sindacato, Luca Andrieri. Il sindacalista ha poi aggiunto che i poliziotti «che operano nello scalo aeroportuale più importante d’Italia non seguono corsi di addestramento da parecchio tempo e c’è chi non va al poligono ad esercitarsi da più di dieci anni».

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