«Credete in Allah?»: pistola in pugno, immigrati fanno i bulli con 5 ragazzi
È successo la sera del 5 gennaio in una strada di Vignola, in provincia di Modena. Cinque minorenni italiani, sui 16 anni, hanno la disavventura di incontrare sei immigrati magrebini. È una serata che difficilmente dimenticheranno. Gli immigrati – come riferisce il Resto del Carlino – attirano prima la loro attenzione sparando un colpo in aria. Poi chiedono loro bruscamente «Ma voi siete cristiani o credete in Allah?». « Ill terrore, quello vero, – riprendiamo sempre la cronaca del Carlino – è arrivato subito dopo: uno degli immigrati avrebbe tirato fuori una pistola e avrebbe messo in fila i ragazzi, uno di fianco all’altro. E uno alla volta, puntando loro l’arma addosso, avrebbe ripetuto la domanda iniziale. Stesse risposte, ancora, ma con un filo di voce e la vista annebbiata dal panico: “Non crediamo in nulla”. Poi ancora qualche minaccia, qualche presa in giro in chiave pseudoreligiosa. Ed ecco il gran finale della sceneggiata: altri due spari verso l’alto, mirando in un’altra direzione. Col dubbio, che ancora resta, che i colpi fossero a salve o che l’arma fosse una scacciacani». I magrebini hanno infine concluso la loro bravata con un beffardo: «Tranquilli, era solo uno scherzo: ora potete andare». «Mio figlio era terrorizzato – ha poi confermato una delle mamme – ma prima di sporgere denuncia abbiamo preferito parlare anche con gli altri genitori: la cosa era troppo delicata per andare avanti in ordine sparso». «Prima di raccontare la vicenda ai carabinieri in questi termini i minorenni – si legge sempre – hanno voluto rifletterci assieme ai loro familiari per quasi due giorni. E l’altra sera si sono presentati in caserma, accompagnati, per mettere il loro racconto nero su bianco». Ecco che cosa succede (a tutte le ore del giorno) in tante piccole città italiane, che un tempo erano oasi di tranqulillità e di ordine. Anche questo mondo è stato raggiunto dallo “scontro” delle civiltà.