Un’altra beffa: la recita di Natale a porte chiuse, senza mamma e papà
Un’altra scuola finisce sotto i riflettori per una decisione che scatena polemiche e sospetti. Stavolta il “veto” alla recita di Natale non è venuto fuori per motivi religiosi ma per una paradossale valutazione sulla privacy: in un asilo la recita è stata vietata ai genitori perché le maestre temono che i familiari scattino foto. Il motivo di questo terrore? Hanno paura che il materiale fotografico, e anche video, venga poi diffuso e loro ne paghino le conseguenze. Una decisione che a molti è sembrata sospetta, visto che negli istituti i genitori firmano, all’asilo e alle elementari, un modulo per il via libera, persino quando in aula si lavora sui tablet in circuiti chiusi che riguardano solo lo scambio di messaggi ristretto agli alunni della classe.
La recita di Natale e la beffa per i genitori
Veniamo ai fatti, Nei giorni scorsi la scuola dell’infanzia di Villafranca in Lunigiana ha invitato genitori e parenti di trenta bambini a partecipare alla recita di Natale, però poi le maestre hanno firmato una circolare in cui si vieta l’ingresso a tutti gli adulti. In pratica i bambini reciteranno da soli e assisteranno allo spettacolo solo le maestre e il dirigente scolastico locale. Nella lettera, recapitata a tutte le famiglie dei trenta bambini che avrebbero dovuto cantare e recitare poesie di Natale davanti a mamma, papà e nonni, si legge che «la recita si svolgerà senza la presenza dei genitori nell’ipotesi che alcuni parenti non rispettino la regola di non effettuare foto e riprese». La motivazione sta nel fatto che «le insegnanti – si legge sempre nella nota – non si sentono tutelate da eventuali conseguenze«. Conseguenze che, però, non vengono specificate. La recita di Natale a porte chiuse, quindi. E questo scatena la rabbia dei genitori.