Putin: «La Turchia si pentirà di quello che ha fatto, noi non dimentichiamo»

3 Dic 2015 11:13 - di Fulvio Carro

La leadership turca è responsabile per la morte dei militari russi in Siria. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin durante il discorso alla nazione, riferendosi all’abbattimento del jet da parte dell’aviazione turco ai confini con la Siria, che ha provocato la morte di due soldati. «La Turchia si pentirà più di una volta di quello che ha fatto», ha proseguito, aggiungendo che Mosca non ignorerà che Ankara «sta aiutando i terroristi. Qualsiasi business criminale sanguinario è inammissibile».

 Putin vuole un fronte comune contro il terrorismo

«Se qualcuno pensa che la reazioni della Russia saranno limitate alle sanzioni commerciali, si sbaglia di grosso», ha aggiunto Putin rilanciando le sue accuse alla Turchia di complicità con l’Isis. Non dimenticheremo l’abbattimento del jet russo». Gli sforzi di una nazione «non sono sufficienti per sconfiggere il terrorismo internazionale. C’è necessità urgente di creare un fronte internazionale comune per la lotta al terrorismo. Tutte le dispute e i disaccordi devono essere messi da parte e deve essere creato un fronte antiterrorismo potente e unito, basato sul diritto internazionale e sotto l’egida dell’Onu».

Sul fronte interno Putin ha dichiarato che la situazione economica in Russia è molto impegnativa, ma non critica, le tendenze positive sono chiare: «La produzione industriale e il tasso di cambio della moneta nazionale – ha aggiunto – si sono stabilizzati in generale. C’è un visibile rallentamento dell’inflazione».

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