Negli stadi italiani violenza in aumento: i ferimenti sono cresciuti del 22%
Aumenta la violenza negli stadi italiani: nella stagione 2014-15, ad eccezione della serie A, si è registrato un aumento sia degli incontri con feriti sia del numero dei feriti tra i civili. I dati sono contenuti nel rapporto annuale dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Viminale, nel quale si sottolinea che c’è stato un “vero e proprio salto di qualità nel livello di pericolosità, con un aumento degli atti illegali all’interno” degli stadi, “dovuto al largo uso di artifici pirotecnici”. Durante lo scorso campionato sono stati monitorati complessivamente 2.732 incontri di calcio, di cui 381 di serie A, 472 di serie B, 1.163 di Lega Pro, 491 di campionati dilettantistici, 51 di incontri internazionali, 155 di Tim Cup e 19 amichevoli. Andando a guardare i dati delle sole serie professioniste, dice l’Osservatorio, “si è riscontrato un netto miglioramento degli indici in serie A mentre in serie B e Lega Pro si è registrato un incremento delle criticità”. In particolare, gli incontri con feriti sono aumentati del 22% (in seria A si è passati da 39 a 32 casi, mentre in serie B c’è stato un aumento da 14 a 32 casi).
Il numero dei denunciati è diminuito del 26,3% (da 1043 a 768) e così anche il numero degli arrestati (da 105 a 99 casi). Maggiori criticità si sono registrate, invece, negli incontri internazionali che hanno visto alcune tifoserie straniere creare vere e proprie difficoltà per la gestione dei servizi di Ordine e sicurezza pubblica. In tali incontri, infatti, le gare con feriti sono aumentate del 50% (da 10 a 15), i feriti tra le forze dell’ordine sono aumentati del 200% (da 21 a 63), tra i tifosi sono passati da 14 a 19 e tra gli steward da 1 a 15.