Ancora un naufragio nel Mar Egeo. Annegati dieci bambini

19 Dic 2015 18:02 - di Redazione

Il mare Egeo continua ad inghiottire vite. La scorsa notte si è preso quelle di altri 18 disperati in fuga nell’ennesimo naufragio davanti alle coste turche. Più della metà erano bambini. La barca, una piccola imbarcazione in legno, carica di profughi provenienti da Iraq, Siria e Pakistan si è rovesciata a Bodrum Bay, circa 3,5 km dalla costa sud-occidentale della Turchia. È allora che alcuni pescatori nei paraggi hanno sentito le urla dei profughi e hanno avvertito la guardia costiera. Il bilancio di vittime è provvisorio dato che i media turchi parlano di “almeno” 18 morti, compresi 10 bambini. Tra i corpi recuperati in mare dalla Guardia costiera anche quelli di quattro donne. Il corpo di una di loro è stato ritrovato dai militari in una cabina. La donna era al quarto mese di gravidanza. Quattordici naufraghi sono stati invece tratti in salvo. Tutti sono stati portati in un ospedale di Bodrum. Ma undici di loro, trovati in stato di ipotermia, sono in condizioni critiche. I profughi, secondo i media turchi, erano diretti all’isola greca di Kos. Questa come altre isole greche che si trovano a pochi chilometri dalla costa turca, sono attraenti mete per i rifugiati che cercano di entrare nell’Unione europea. In precedenza quattro migranti siriani, tra cui tre bambini, sono annegati nel naufragio di un barcone partito dalla Turchia e diretto all’isola greca di Farmaco (Farmakonisi).

Sono 600 i profughi morti sulla rotta del Mediterraneo orientale

 

Quasi 600 profughi, molti dei quali bambini, sono morti quest’anno su quella che viene chiamata la rotta del Mediterraneo orientale, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni. E nonostante l’inverno e il peggioramento delle condizioni del mare, l’esodo continua, anche se ad un ritmo meno serrato. E per i tanti non ce l’hanno fatta molti altri sono riusciti a raggiungere l’agognata meta. Dall’inizio dell’anno più di 781.000 migranti sono riusciti ad arrivare in Grecia via mare, per lo più dalla Turchia. E più di 950.000 sono riusciti a raggiungere l’Europa via mare, secondo l’agenzia Onu per i rifugiati.

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