Migranti, Gasparri contro governo e Ue: “Responsabili delle stragi”
Migranti, Maurizio Gasparri all’attacco del governo. “Il governo italiano aveva mentito ed avevamo ragione noi. Le navi impiegate per la cosiddetta missione Eunavfor Med non combattono gli scafisti ma trasportano i clandestini in Italia. E’ accaduto anche in queste ore, con navi tedesche inquadrate nella missione che doveva in teoria contrastare gli scafisti, e che invece portano altri clandestini in Italia. Le stragi nel Mediterraneo e nel mar Egeo sono colpa di quei governi, come quello italiano, e di tutte le autorità europee che incoraggiando le partenze e portando clandestini nei nostri Paesi alimentano le turpi attività degli scafisti che hanno determinato una autentica strage”. Il senatore di Forza Italia boccia senza appello la politica di Renzi sui migranti. “Anche in queste ore, anche in questi giorni – aggiunge il vicepresidente del Senato- a attività criminogena. Avevamo chiesto di bloccare Eunavfor Med perché non solo non contrasta gli scafisti ma li agevola nelle loro attività a scopo speculativo. E’ accaduto ancora una volta con navi tedesche che insieme a navi italiane hanno alimentato l’attività del crimine organizzato nel Mediterraneo. Il governo Renzi quindi è colpevole insieme alle altre autorità europee di stragismo e anche di favoreggiamento della criminalità. Torneremo a chiedere il blocco immediato, come abbiamo fatto più volte in Parlamento, di Eunavfor Med. Non è una missione per la legalità ma una ulteriore missione che alimenta lo scafismo di stato e lo scafismo europeo, a benefico di chi ha trasformato il mediterraneo in un cimitero e il Nordafrica in una zona in preda ad ogni tipo di criminalità e di fondamentalismo. Bloccare oggi stesso queste navi è un dovere per non contravvenire agli scopi di una missione che è stata ampiamente stravolta e destinata a scopi malefici invece che a scopi di ripristino della legalità”. Insomma, sulla questione migranti si misura in pieno l’incapacità dell’esecutivo ad assicurare sicurezza e rispetto dei diritti.