Mezzogiorno di fuoco a Napoli: omicidio sotto gli occhi dei bambini e di Totò

10 Dic 2015 16:39 - di Antonio Marras

Il cadavere, il sangue, il lenzuolo bianco, a pochi metri i bambini in una scuola, spaventati da quei colpi risuonati poco prima di ora di pranzo e asserragliati per paura dietro i banchi, per poi uscire a gruppi, da un varco laterale, per evitare quella orribile visione di morte. A pochi centimetri dal corpo crivellato da proiettili, il gigno amaro del Principe Antonio De Curtis, il mitico Totò, scolpito in una statua che fa nella mostra di sè nel corso principale di Casalnuovo, provincia di Napoli, dove un uomo di 26 anni è stato ucciso nei pressi di una scuola, poco dopo mezzogiorno. L’uomo era fermo a bordo di un’utilitaria in corso Umberto, quando è stato raggiunto dai killer che gli hanno esploso contro diversi colpi di pistola. Inutili i soccorsi da parte del personale del 118. Sul posto sono giunti i carabinieri, che hanno certificato la morte di Giuseppe Ilardi, che era a bordo della Smart di Antonio Barone, considerato il reggente per Casalnuovo del clan Veneruso-Rea, scarcerato sei mesi fa, con obbligo di firma alla locale stazione dei carabinieri, e per il quale Ilardi svolgeva un ruolo di uomo di fiducia e autista.

La camorra colpisce anche davanti alle scuole

Non è escluso che, proprio per l’utilizzo della Smart del capo clan locale, il vero obiettivo del commando di morte fosse stato Antonio Barone e non Giuseppe Ilardi. Secondo quanto si è appreso, contro il giovane, che era fermo nella sua utilitaria, una Smart, sarebbero stati esplosi almeno tre colpi di pistola, che lo hanno raggiunto in varie parti del corpo. L’omicidio è avvenuto a poche decine di metri da una scuola, prima che suonasse la campanella di fine lezioni. I bambini sono stati fatti uscire da un ingresso secondario per evitare che passassero davanti al luogo del delitto, dove sono in corso i rilievi da parte dei carabinieri vicino al corpo della vittima.

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