C’era amianto nel Das: trema chi era bambino negli anni ’60 e ’70
Fibre di amianto utilizzate in passato in una pasta per modellare, il celebre “Das”, possono aver causato esposizione alle fibre pericolose ad un’ampia varietà di utenti di 40 anni fa, compresi i bambini, insegnanti, artigiani e per coloro che erano addetti alla produzione. Sono i risultati di una ricerca pubblicati dalla rivista scientifica “Scandinavian Journal of Work Environment and Health”. La pasta per modellare con amianto è stata prodotta dalla Adica Pongo in Italia dal 1963 al 1975. Lo studio pubblicato sulla rivista finlandese, rende noto la Asl 10 di Firenze, è stato condotto da ricercatori italiani dell’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica (Ispo), dell’Azienda Sanitaria e dell’Università di Firenze, che hanno rilevato tra il 1963 e il 1975, la presenza di amianto nel “Das”, la pasta per modellare a suo tempo prodotta dalla ditta Adica Pongo di Lastra a Signa (Firenze), chiusa ormai dal 1993. La ricostruzione storica del prodotto ha permesso di stabilire che circa 55 milioni di confezioni di “Das” contenenti amianto sono stati prodotti e venduti sul mercato interno sia internazionale in 13 anni, con un numero di utenti nell’ordine dei milioni. Il “Das” veniva esportato in Olanda, Inghilterra, Norvegia e Germania. Per i primi tre anni “Das” è stato commercializzato in polvere da miscelare con acqua e successivamente in pasta pronta all’uso. Dal 1976 in poi l’amianto fu sostituito con la cellulosa. La ricerca è stata resa possibile grazie al contributo fornito da alcuni ex dipendenti di Adica Pongo.
Non solo Das: appello per i test sui nuovi prodotti
«Lanciamo un forte appello alle autorità pubbliche affinché vengano effettuati test accurati su articoli di importazione, tra cui i giocattoli, quando provengano da Paesi in cui l’amianto non è ancora vietato» nelle applicazioni industriali, specie quelle per prodotti di largo consumo. Lo ha detto il dottor Stefano Silvestri, igienista del lavoro dell’Ispo di Firenze commentando la ricerca sul Das. «Ci sono prodotti importati da Paesi dove l’uso di amianto è ancora consentito, questi prodotti vanno controllati», ha aggiunto Silvestri. Tra questi Paesi sono segnalati Cina e India. «Delle fibre di amianto nel Das prodotto sapevamo già – ha ancora detto Silvestri – ma le cose nuove evidenziate dalla ricerca riguardano i periodi in cui questo materiale veniva venduto essendo assemblato con polvere di amianto, i quantitativi commercializzati e i Paesi dove veniva esportato».