Unicredit taglia in Italia 6.900 posti di lavoro
In Italia Unicredit taglia 6.900 posti di lavoro. È quanto emerge dalle slide diffuse prima della presentazione agli analisti. 5.800 tagli saranno nella banca commerciale e 1.100 nel corporate. Il piano genrale Unicredit al 2018 prevede 18.200 tagli di personale includendo la vendita della controllata in Ucraina e la joint venture con Pioneer. Previste anche misure di contenimento dei costi per 1,6 miliardi. Il gruppo vende o ristruttura entro la fine del 2016 i business a bassa redditività. Il target di utile è di 5,3 miliardi. Così l’a. d. di Unicredit Federico Ghizzoni commenta il durissimo piano (bontà sua) in termini autocelebrativi: «Abbiamo approvato un piano rigoroso e serio e al tempo stesso ambizioso. È soprattutto realistico perché si basa su azioni che dipendono dalle nostre scelte manageriali ed è un piano totalmente autofinanziato». Sui conti pesano 400 milioni di svalutazione della controllata in Ucraina e la conversione in euro dei mutui in franchi svizzeri in Croazia. Nel terzo trimestre l’utile è a 507 milioni, sopra il consensus di 458 milioni. Unicredit vede nel terzo trimestre una ulteriore riduzione delle sofferenze lorde a quota 50,6 miliardi (-1,3% trimestre su trimestre) con un tasso di copertura stabile a 61,4%. Gli altri crediti deteriorati lordi sono in riduzione a 30,1 miliardi di euro (-1,2% trimestre su trimestre) principalmente grazie a maggiori recuperi.