Assad: “Raid di Putin in due mesi hanno fatto più di Obama in un anno”

24 Nov 2015 6:15 - di Redazione

“In soli due mesi di operazioni russe contro l’Isis in Siria, sono stati ottenuti più risultati di quanti ne abbia conseguiti la coalizione internazionale a guida americana in un intero anno”, lo ha dichiarato il presidente siriano Bashar al Assad, rispondendo alla domanda di una giornalista del canale televisivo satellitare di Hong Kong, Phoenix Tv, che chiedeva al presidente siriano di esprimersi sulla differenza tra l’azione militare russa e quella a guida statunitense in Siria. Lo riporta “il Giornale”

Assad plaude a Putin e attacca gli USA di Obama

Assad ha poi continuato affermando che le operazioni militari statunitensi hanno paradossalmente rafforzato i terroristi permettendogli di “guadagnare sempre più terreno”. “Durante il primo mese di operazioni russe, invece, migliaia di terroristi si sono ritirati lasciando il Paese”, ha poi commentato Assad. Il presidente siriano ha inoltre ricordato che in Siria si combatte contro jihadisti che provengono da oltre 100 nazioni, compresa la Cina, la Russia e il continente europeo, e che questi terroristi sono “supportati da alcune delle più grandi potenze del mondo compresi gli Stati Uniti, l’Arabia Saudita e il Qatar”. Assad ha infine dichiarato al canale cinese che l’operazione militare di Mosca continua ad appoggiarsi all’esercito siriano sul terreno. Alcune indiscrezioni pubblicate oggi dal Jerusalem Post, che cita il quotidiano kuwaitiano Al Rai, però, mostrerebbero come, al contrario, anche gli stivali russi si sarebbero affiancati a quelli siriani nelle operazioni di terra.

USA sempre più isolati in Medio-Oriente: Obama in difficoltà

L’attacco di Assad agli Usa sembra essere, infine, una risposta indiretta alle dichiarazioni del presidente americano Barack Obama, che nei giorni scorsi aveva nuovamente screditato Damasco come partner affidabile nella lotta a Daesh in Siria, invitando Mosca ad abbandonare l’alleato siriano e affermando che i raid russi nel Paese non avrebbero fatto altro che facilitare l’avanzata dei terroristi. Intanto i raid aerei di Mosca in Siria continuano. I caccia russi, secondo quanto ha riferito il portavoce del ministero della difesa di Mosca, Igor Konashenkov, hanno completato 140 missioni e colpito centinaia di obiettivi nelle province di Aleppo, Damasco, Idlib, Latakia, Hama, Homs, Raqqa e Dayr az-Zor.

 

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