Arrestati in Catalogna altri 2 presunti reclutatori di terroristi per l’Isis

4 Nov 2015 11:37 - di Martino Della Costa

Dopo gli arresti di martedì a Madrid di tre sospetti terroristi legati all’Isis che, per le autorità spagnole preparavano attentati nel Paese,  è la volta del fermo di altri due uomini di origine marocchina, individuati e dalla Guardia Civil spagnola in Catalogna, a Cornellà, vicino a Barcellona, accusati di reclutare combattenti per il gruppo terrorista islamico Isis.

Arrestati 3 sospetti terroristi dell’Isis in Catalogna

I due detenuti – uno dei quali possiede anche la cittadinanza spagnola – sono stati fermati inoltre con l’accusa accusati di diffondere propaganda per il gruppo armato jihadista. Il ministero degli interni ha precisato che i due reclutatori dell’Isis erano in contatto attraverso le reti sociali con terroristi islamici in Siria e Iraq. Un fenomeno inquietante, quello del proliferare di possibili combattenti dell’Isis a Madrid, Barcellona e ora, si apprende, anche in Catalogna, stigmatizzato dai dati diffusi dal ministero degli interni madrileno, secondo cui la Spagna sarebbe il paese Ue che ha arrestato il maggior numero di presunti terroristi islamici, 162 dall’inizio di questa legislatura nel 2011.

Massimo livello di allerta in Spagna

Non stupisce allora che, dopo la strage di Charlie Hebdo a Parigi, il governo spagnolo abbia innalzato al livello 4, il penultimo più alto, il grado di allerta per possibili attacchi del terrorismo jihadista. E se a Madrid l’allerta antiterrorismo è al limite quasi estremo, solo un gradino al di sotto dell’allarme massimo, il resto della Spagna non è da meno. Con gli ultimi due fermi scattati in Catalogna arriva a sessanta detenuti il calcolo delle persone arrestate per sospetti o motivi concreti legati al terrorismo di matrice islamica. Un numero inquietante a cui vanno aggiunti altri 27 sospetti jihadisti detenuti in altri Paesi – quasi tutti in Marocco – accusati di reclutamento di terroristi da affiliare all’esercito dell?isis agli ordini del Califfo del terrore Al Baghdadi.

 

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