Il Giubileo? Marino lo farà pagare ai romani con una stangata di multe e tasse

29 Ago 2015 16:04 - di Luca Maurelli

“Mangia, praga, ama”, era il titolo di un film su Roma di qualche anno fa, con protagonista la bellissima Julia Roberts. “Mangia, prega, tassa” sarà il titolo della commedia sul Giubileo che sta iniziando a girare nella Capitale l’Armata Brancaleone guidata (per ora ancora dai Caraibi) dal sindaco delle tartarughe tropicali Ignazio Marino (nella foto)

Dalle prime dichiarazioni dei pochi esponenti della sua giunta rimasti a lavorare, si è già capito che il grande evento spirituale della Chiesa avrà una pesante ricaduta, molto materiale, sulle tasche dei cittadini, per i quali il Comune di Roma sta preparando, tanto per cambiare, una bella messa cantata di tasse e multe. Siamo nel campo delle geniali scoperte, della finanza creativa, delle originali idee per fare soldi: scaricare tutto sui cittadini, visto che nelle casse del Campidoglio non c’è un euro neanche per tagliare l’erba di un’aiuola in centro. Ma per fare questo che bisogno c’è di un sindaco, non basta un funzionario di Equitalia?

Il Giubileo scaricato sui cittadini

Ricordate Benigni in Jhonny Stecchino, quando appena arrivato a Palermo gli spiegano che l’unico problema della città è il traffico (video) e non la mafia? Ecco. A cosa pensereste, voi, comuni mortali, se vi chiedessero cosa manca a Roma in vista del Giubileo? Alla minaccia dell’Isis, al decoro urbano, alla mafia nell’amministrazione degli appalti, ai rifiuti, ai boss che fanno funerali show, al funzionamento dei mezzi di trasporto, ai furti e agli abusivi che vendono di tutto fino a piazza San Pietro? Oppure pensereste al gravissimo problema dei romani che parcheggiano in doppia fila?

La seconda che ho detto, secondo la giunta Marino, visto che il neoassessore ai Trasporti Stefano Esposito annuncia la mano dura non contro i mafiosi e i dirigenti incapaci, ma contro gli automobilisti romani, gli stessi che furono presi di mira dal ministro dei Trasporti Graziano Delrio con un’infelice battuta oggetto di scontro politico con la Meloni. «Anche a Roma, come accade in altre città italiane, avremo la possibilità di usare ausiliari del traffico anche fuori dal recinto dei percorsi Atac, per sferrare un attacco più duro alla sosta selvaggia: gli ausiliari del traffico, a differenza di ora, potranno fare multe in tutta la città contro la doppia e tripla fila, un problema a Roma molto sentito», spiega Esposito. Ma la mano pesante arrriverà anche contro i poveri autisti dei bus turistici, il cui accesso sarà fortissimamente limitato nel centro di Roma. «Si fa come si fa nelle altre città europee: se vuoi andare in centro strapaghi». Zanghete: stangata. Ma la svolta, si fa per dire, arriverà anche dai controllori sugli autobus, più numerosi e sottratti ai lavoro di ufficio per sanzionare i portoghesi sui mezzi pubblici. Sempre che passino.

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