Clandestini, la Macedonia accusa l’Europa: ci hanno lasciati soli
Skopje non ce la fa più e accusa l’Europa: la Macedonia chiede un maggiore sostegno di Bruxelles e la partecipazione della Commissione europea per risolvere l’emergenza immigrazione. I migranti che entrano dalla Grecia sono passati da 500 a 3mila al giorno, ha detto il ministro degli Esteri Popovski, e l’assistenza che riceviamo dalla comunità internazionale è simbolico, il peso principale è a carico delle istituzioni macedoni. Secondo le stime ufficiali, nelle ultime 24 ore in Macedonia sono entrati «826 profughi, di cui 163 minori; tra questi figurano 25 ragazzi senza genitori», ha detto all’Ansa Ivo Kotevscki, portavoce della polizia macedone. «Com’è possibile – dichiara – che questi ragazzi siano arrivati da soli fino a qui, perché le autorità greche non li hanno fermati?». Kotevscki ha quindi confermato che le autorità al confine, quando lo ritengono opportuno, fanno passare piccoli gruppi di 200 persone. Ed è questo il momento più delicato perché la folla cerca di fare irruzione. Come si ricorderà, migliaia di migranti, che venerdì sono stati caricati coi lacrimogeni dall’esercito macedone, sono ancora bloccati al confine tra Grecia e Macedonia, dopo aver passato la notte al freddo senza riparo sotto una forte pioggia.
La Macedonia da giorni sopporta l’assalto dei clandestini dalla Grecia
Le autorità di Skopje, che hanno chiuso la frontiera decretando lo stato di emergenza, hanno finora lasciato passare solo piccoli gruppi di persone dando la priorità a donne incinte, bambini e malati, poi fatti salire su un treno a Gevgelija che li porta verso la Serbia e da lì in Ungheria, Paese Ue. In serata, migliaia di migranti bloccati al confine tra Grecia e Macedonia hanno oltrepassato i blocchi della polizia e sono entrati nel Paese balcanico. I migranti hanno superato il filo spinato che marca il confine con la Grecia; diverse persone sono rimaste ferite quando la polizia ha cercato di fermare l’assalto alla frontiera in un altro punto del confine. Il caos è iniziato quando la polizia ha deciso di far passare un piccolo gruppo di migranti con bambini piccoli al seguito. La folla allora ha iniziato a premere e il gruppo è stato compresso contro il cordone di polizia. Molti bambini e donne, almeno una incinta, si sono accasciati al suolo – apparentemente svenuti – dopo aver passato il cordone. In totale, sarebbero circa 2000 i migranti che sono riusciti a sfondare la frontiera tra Macedonia e Grecia. La polizia ha usato granate assordanti per cercare di bloccare il flusso di persone ma la maggior parte di loro si sono diretti verso la stazione ferrovia di Gevgelia.