Unioni gay: il vescovo e la Cirinnà a cena? La notizia, smentita, imbarazza la Cei

8 Lug 2015 18:30 - di Adele Sirocchi

Una cena tra monsignor Galantino, segretario della Cei, e Monica Cirinnà, relatrice del ddl sulle unioni civili per trattare appunto sulla controversa legge che dovrebbe regolarizzare le coppie arcobaleno. Lo denunciano le associazioni che hanno promosso il Family Day a San Giovanni ma dopo poche ore vengono smentite dall’interessato: “Non ho mai incontrato in nessuna occasione la senatrice Monica Cirinnà”, dice mons. Nunzio Galantino. La notizia sarebbe dunque del tutto infondata.

Unioni gay: i rumors sulla cena smentita da Galantino

Possibile che sia frutto di immaginazione o peggio di mala fede? Di certo tra Galantino e i promotori del Family Day non corre buon sangue, e in ogni caso i rumors  sulla cena fanno capire quanto sia alta ormai la vigilanza “dal basso” sulle questioni relative alla famiglia da parte del mondo cattolico. Per questo lo stesso Galantino si è sentito in dovere di ribadire la chiusura della Chiesa alla legalizzazione delle unioni gay: “Noi – ha detto – ci aspettiamo che tutto quello che il governo fa, lo faccia nel rispetto della famiglia costituzionale, soprattutto ci interessa che il governo potenzi le politiche familiari della famiglia fondata su un padre e una madre che sembrano attualmente assolutamente latitanti”.

Una petizione contro il ddl Cirinnà

E mentre la Cei pende posizione diverse associazioni cattoliche – ProVita, Movimento per la Vita, Manif pour tous, AGe, AGeSC, Voglio la Mamma e i Giuristi per la Vita – hanno lanciato una petizione contro il ddl Cirinnà “rischia pdi dare una definitiva spallata culturale e valoriale alla famiglia naturale, tutelata dalla Costituzione in quanto luogo dove nascono, crescono e sono educati i figli”.

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