La nuova Alitalia minaccia: “Senza investimenti, andiamo via da Roma”

30 Lug 2015 6:45 - di Redazione

“L’aeroporto di Fiumicino non si era ancora del tutto ripreso dalle conseguenze dell’incendio del 7 maggio scorso al Terminal 3, che ecco arrivare una nuova mazzata. Pesantissima. E sempre sotto forma di fuoco. Questa volta le fiamme sono scoppiatefuori dal Leonardo da Vinci, nella vicina pineta, ma gli effetti sono stati disastrosi per lo scalo romano, andato nuovamente in tilt, convoli sospesi, ritardi e passeggeri bloccati negli aereiperore. Un incendio doloso, a quanto pare, visto che l’incendio sarebbe partito da tré punti diversi. E questa volta la reazione del presidente del Consiglio Matteo Renzi non si è fatta attendere”, scrive “Il Giornale”.

Premier chiama Alfano: «Impensabile, atto gravissimo. Paralisi per colpa di criminali»

Il premier, infatti, ha chiamato il ministro degli Interni Angelino Alfano per chiedere immediate verifiche sul rogo. Fonti di Palazzo Chigi descrivono un Renzi furioso. Con i suoi collaboratori il premier si sarebbe sfogato ritenendo «impensabile» che il principale hub italiano, m piena stagione estiva, sia in balia di incidenti o peggio di malintenzionati e criminali. «Se davvero l’incendio fosse doloso – sottolineano le stesse fonti – ci troveremmo di fronte a un atto gravissimo le cui conseguenze impattano direttamente su una delle principali infrastnitture del Paese, sul turismo e sull’economia. È la seconda volta in pochi mesiche Fiumicino viene messo in ginocchio e questa situazione non è tollerabile».

La minaccia di Alitalia-Etihad: «Senza investimenti nell’aeroporto lasceremo Fiumicino».

Tutti i decolli sono stati bloccati e molti voli in arrivo sono stati dirottati presso altri scali. Le ripercussioni sul traffico aereo sono state pesanti e il Leonardo da Vinci è piombato nuovamente nel caos. Numerosi aerei sono rimasti fermi in pista con a bordo i passeggeri. «Siamo bloccati in aereo per circa due ore – ha raccontato una passeggera – non potevamo scendere perché non c’era personale disponibile per portare le scale e i bus per il trasferimento».Quando finalmente i viaggiatori sono riusciti a sbarcare non tutti hanno accettato di aspettare per essere reimbarcati su altri voli. Alcuni, soprattutto chi stava volando a Milanoperlavoro,harinunciato. Lo scalo ha ripreso lentamente a funzionare verso le 16, ha fatto sapere l’Enac, con flussi ritardati per non interferire conimezzi aerei utilizzatiperle operazioni di spegnimento, mentre gli addetti di Aeroporti di Roma lavoravano per ripulire le piste dai detriti. Soltanto dopole 17lasituazioneètornata alla normalità, anche se si sono registrati ritardi per tutta la giornata per il blocco dei voli.

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