Gay, parroco sardo commenta una foto su Fb: usiamo il lanciafiamme
Movimento Omosessuale Sardo (Mos) all’attacco dopo l’invito ad usare il lanciafiamme contro i gay pubblicato su Facebook dal parroco di Arborea (Oristano), don Silvio Foddis. L’associazione ha anche annunciato la presentazione di una denuncia per istigazione all’omicidio e invoca una presa di posizione della Chiesa ma l’arcivescovo di Oristano Ignazio Sanna minimizza il caso. In una nota pubblicata sulla home page del sito della Diocesi, si spiega che l’arcivescovo ha parlato al telefono con il parroco e “ha appurato” che la sua “è stata una reazione impulsiva e forte ad una foto di grande impatto e, a quanto pare, equivocata, in quanto fuori contesto, a sostegno della pratica del naturalismo”.
Gay, l’intervento dell’arcivescovo di Oristano
L’arcivescovo, si legge ancora sul sito, “coglie l’occasione per ribadire ed esortare sacerdoti e fedeli a nutrire il massimo rispetto verso tutte le persone e, allo stesso tempo, invitarli a prestare attenzione a quanto viene detto e\o si scrive sui social per evitare, anche involontariamente, di ferire la sensibilità e la stessa dignità delle persone”. Le contestatissime parole di don Foddis – “un lanciafiamme per riaccendere quello che è quasi spento?..” – erano state pubblicate come commento alla fotografia di due gay postata sul profilo Facebook di un consigliere comunale di Arborea. E rispondendo a una ragazza che gli chiedeva se non ritenesse quelle parole quantomeno inopportune per un prete, le aveva confermate senza esitazione aggiungendo che sarebbe potuto “andare anche un po’ più in là”, perché “non possiamo sorbirci tutte le porcate di questo mondo”. Al termine della giornata però il parroco si è scusato con quanti si sono sentiti offesi dalle sue parole, sottolineando però di avere anche lui ricevuto numerosi insulti.