Scade la proroga agli sfratti. Governo assente, migliaia di famiglie a rischio

27 Giu 2015 14:47 - di Karim Bruno

Ci risiamo. Scade domani la mini-proroga agli sfratti decisa dall’ex ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi e nessuno sa quel che accadrà, dal momento che il governo si è disinteressato al problema. La denuncia arriva dal Codacons che rileva come sull’emergenza casa l’azione dell’Esecutivo sia stata del tutto “fallimentare”. Insomma, si continua a lasciare il problema insoluto, nonostante le assicurazioni più volte fornire al riguardo. I fondi stanziati per far fronte all’emergenza abitativa si sono dimostrati insufficienti. Sono sati stanziati 35 milioni di euro l’anno da destinare alle famiglie disagiate che non riescono a pagare l’affitto a fronte di 332.169 provvedimenti di sfratto registrati in Italia tra il 2008 e il 2013, di cui 288.934 per morosità. Cifre che testimoniano da sole la gravità della siuazione.

Sfratti, Codacons si rivolge a Delrio

Insomma., c’è il rischio concreto che dall’oggi al domani migliaia di famiglie si trovino prive di abitazione e senza un posto in cui alloggiare. Un problema che tocca principalmente le grandi città dove, negli ultimi tempi, sono mancati interventi significativi di edilizia economica e popolare e dove i Comuni non sono riusciti neppure a sperimentare forme di canone concordato per i meno abbienti.  Ovviamente, nel vuoto normativo esistente e nella carenza di strumenti finanziari adeguati da parte del governo, il Codacons ha rivolto un appello al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, affinché venga emesso un provvedimento urgente per salvaguardare i nuclei familiari in difficoltà e tutelare il diritto alla casa delle categorie a rischio. Insomma, siamo alle solite. Arriverà l’ennesima proroga della proroga? Vedremo. Fatto sta che  di questo passo non si risolvono né i problemi degli sfrattati, che si trovano in condizioni economiche precarie, né quelli dei proprietari i quali, da parte loro, chiedono giustamente, di vedere tutelati anche i loro diritti.

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