Black bloc scatenati a Decimomannu: 12 feriti tra le forze dell’ordine
Black bloc scatenati contro la base di Decimomannu, in provincia di Cagliari. Sono 12 i feriti negli scontri avvenuti durante uno manifestazione “antimilitarista” (e fortuna che si dicono “pacifisti”) . Otto sarebbero i poliziotti, alcuni dei quali con ferite lievi e altri con contusioni più serie, quattro i carabinieri raggiunti dalle pietre lanciate dai manifestanti, molti dei quali agghindati nel look tipico dei black bloc in azione. Le forze dell’ordine hanno a lungo presidiato il perimetro della base per evitare eventuali irruzioni.
Il Siulp: «I black bloc potevano provocare una carneficina»
Ferma e immediata la denuncia del Siulp. “Quello che è accaduto oggi nelle campagne circostanti il lato sud della base aerea di Decimomannu da parte di black bloc è incredibile. Soltanto la grande professionalità del Reparto Mobile, della Digos, della Squadra Mobile e della Polizia scientifica, magistralmente dirette dal vicequestore vicario Ferdinando Rossi, e dai dirigenti Alfonso Polverino e Domenico Chierico ha evitato una carneficina”.
Il questore di Cagliari: «Saremo inflessibili»
Dure anche le dichiarazioni il questore di Cagliari, Filippo Dispenza: “Saremo inflessibili nel perseguire i responsabili di tali ignobili atti di violenza contro le forze di polizia, e ne chiederemo l’arresto”. “Un plauso – dice il funzionario – va a tutti gli agenti di polizia, i carabinieri, gli ufficiali, i funzionari impegnati nei servizi di oggi che con una azione intelligente hanno evitato gravi incidenti. Ritengo intollerabile questo attacco alle forze dell’ordine. Voglio dire che tutti coloro che saranno identificati, perché saranno identificati, tutti i teppisti violenti saranno deferiti all’autorità giudiziaria e chiederemo l’arresto per coloro i quali si sono macchiati degli episodi di violenza più gravi”. E Dispenza aggiunge: “Le forze di polizia operano per garantire a tutti i cittadini l’esercizio dei diritti previsti dalla Costituzione, compreso quello di manifestare pacificamente e non possono essere oggetto di atti di violenza di alcun genere. Appunto perché garantiscono a tutti i cittadini l’esercizio delle libertà individuali, meritano il massimo rispetto e la massima considerazione. La Digos e la polizia scientifica stanno già lavorando per identificare gli autori di tali vili azioni, che saranno perseguiti”.