Si è uccisa Paula Cooper: per evitarle la pena di morte si attivò pure l’Onu

27 Mag 2015 15:26 - di Laura Ferrari

Si è uccisa Paula Cooper, figura simbolo delle campagne contro la pena di morte negli Usa. La donna di 45 anni, che nel 1986 da minorenne divenne la più giovane detenuta in un braccio della morte, stata trovata morta a Indianapolis e la polizia ha parlato di suicidio. Paula aveva 15 anni quando assassinò una vecchietta, 16 quando la giuria la condannò alla sedia elettrica. Il caso suscitò scalpore internazionale e mise in luce l’atrocità della legge dell’Indiana: ammetteva la pena di morte per bambini sopra i 10 anni. Dopo tre anni di death row la condanna della teen-ager venne commutata a 60 anni di reclusione che si ridussero a 27 per dimostrata buona condotta. Contro la condanna a morte di Paula si mobilitò l’Italia: su iniziativa dei Radicali nacque il movimento «Non uccidere». Papa Giovanni Paolo II chiese la grazia mentre, su iniziativa di Ivan Novelli e Paolo Pietrosanti, 2 milioni di firme vennero portate all’Onu per implorare clemenza: il primo atto, tanti anni fa, di una battaglia internazionale sfociata nel 2007 nel voto dell’Assemblea Generale sulla moratoria delle esecuzioni.

Paula Cooper trent’anni fa accoltellò una 78enne

La Cooper aveva 15 anni quando infierì sulla sua anziana vittima (una professoressa di religione in pensione di 78 anni) con 33 coltellate durante una rapina: dieci dollari soltanto il bottino. Catturata dopo la denuncia da parte delle amiche, nel 1986 fu condannata a morte mentre le altre ricevettero pene più miti di prigione. L’età della ragazza al momento della condanna provocò proteste in tutto il mondo: nel 1987 ci fu il passo di Papa Wojtyla con la richiesta alle autorità dell’Indiana che a Paula fosse risparmiata la vita. Solo nel 1989, dopo una sentenza della Corte Suprema che aveva abolito la pena di morte per gli “under 16”, la magistratura dell’Indiana commutò la pena in 60 anni di prigione: una decisione salutata come ”coraggiosa” dal New York Times che definì «medievale e barbarica» la legislazione precedente.

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