Fiumicino nel caos, Zingaretti senza vergogna: «È andato tutto bene»

8 Mag 2015 17:15 - di Carlo Marini

«Se non basiti, lascia come minimo perplessi il “meno male che, nella tragedia, tutto è andato bene” del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti». Ad affermarlo in una nota il capogruppo FI alla Regione Lazio Antonello Aurigemma. «L’unica nota positiva nel rogo di Fiumicino – aggiunge – è che non ci sono state vittime. Per il resto, siamo di fronte a uno scalo intercontinentale che ha visto andare in fumo, letteralmente, un intero terminal; che ha visto bloccato il traffico aereo per mezza giornata e che a distanza di 24 ore è ancora a regime ridotto. E se è vero che la rete di sensori ha funzionato, è altrettanto vero che il sistema antincendio non ha impedito la devastazione cui abbiamo assistito, per il cortocircuito di un quadro elettrico. Per non parlare poi delle pesanti ricadute sulla mobilità – prosegue – che ha causato ripercussioni per ore anche a decine di chilometri di distanza dallo scalo». Una situazione catastrofica che «basterebbe per dimostrare il fallimento di Zingaretti e di Ignazio Marino, incapaci di trovare una soluzione funzionale in un momento di emergenza a tutela di tutti i cittadini. Invece di prendere in giro le migliaia di persone che hanno patito conseguenze pesantissime per la sua incapacità – conclude Aurigemma – Zingaretti si faccia promotore, visto che la Regione Lazio è tra gli azionisti di Aeroporti di Roma, presso le istituzioni al fine di garantire interventi senza ritardi, senza esitazioni, a tutela di uno scalo che deve affrontare sfide incombenti come quella del Giubileo».

Anche i sindacati contro l’inerzia di Zingaretti

A strigliare Zingaretti arrivano anche i sindacati. «È urgente la costituzione da parte della Regione Lazio di un’unità di crisi per valutare e verificare le conseguenze di questo drammatico evento sull’agibilità dello scalo con specifico riferimento alla salute e alla sicurezza degli operatori interni e degli utenti esterni, alle eventuali ricadute occupazionali negative sui lavoratori nonché alle previsioni di ripristino dei locali commerciali compromessi dall’incendio. La chiusura sine die dei negozi produce un danno immediato agli operatori che attualmente stanno utilizzando ferie e permessi. Chiediamo pertanto ad Adr ed Enac un tavolo specifico e alle istituzioni di vigilare affinché nessuno approfitti di questa situazione per scaricare sui lavoratori costi e disagi». Così, in una nota, il segretario generale della di Cgil di Roma e del Lazio Claudio Di Berardino, il responsabile della Cisl di Roma Mario Bertone e il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio Alberto Civica.

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