Lo Porto, centrodestra all’attacco: «Perché tre mesi di silenzio?»

23 Apr 2015 20:51 - di Redattore 92

«Le istituzioni italiane chiariscano i diversi punti oscuri sui fatti che hanno portato all’uccisione in Pakistan del giovane ostaggio italiano, Giovanni Lo Porto, dopo un raid condotto con un drone della Cia nel gennaio di quest’anno. Perché la notizia è stata comunicata a tre mesi di distanza? Perchè tanto silenzio? Come, quando e chi ha condotto le fasi di riconoscimento del corpo del giovane cooperante? Domande che pretendono verità e chiarezza, in rispetto della famiglia di Lo Porto, ed in virtù del piano dei rapporti tra Italia e Stati Uniti». Lo dichiara la portavoce alla Camera dei deputati, Mara Carfagna. «Non ci accontentiamo delle scuse, ovviamente doverose, dell’amministrazione americana. Ci devono spiegare e giustificare quanto fatto durante quell’operazione», incalza il presidente del Copasir Giacomo Stucchi.

Meloni: «Renzi aveva dato il suo assenso al blitz per Lo Porto?»

«Fratelli d’Italia esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Giovanni Lo Porto, un italiano esempio ammirevole di coraggiosa dedizione al volontariato», afferma la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. «L’Italia – aggiunge – deve porre sempre al di sopra di qualsiasi altra considerazione la vita e la sicurezza dei propri cittadini e nei casi di sequestro è inammissibile che la decisione di effettuare azioni di forza per liberare gli ostaggi, quando esse siano l’ultima opzione assolutamente praticabile, possano avvenire senza una partecipazione effettiva delle autorità nazionali preposte alla sicurezza sotto la diretta responsabilità del presidente del Consiglio in tutte le sue fasi. In tutti gli Stati in cui sono avvenuti sequestri di connazionali questa prassi è sempre stata richiesta dal Parlamento e i Governi si sono sempre impegnati a seguirla». «Il presidente del Consiglio Renzi spieghi subito se l’attacco americano finito in tragedia sia stato concordato espressamente con il premier; sulla base di quali certezze rispetto all’incolumità di Lo Porto Matteo Renzi ha dato il suo assenso al blitz; quale coinvolgimento – continua Meloni – nella pianificazione e nell’esecuzione dell’attacco abbiano avuto i nostri Servizi e chi ne risponde politicamente e personalmente. Non si può infine non constatare come l’appena conclusa visita a Washington di Renzi e le grandi espressioni di amicizia e di collaborazione tra Italia e Usa su questioni dirimenti come l’antiterrorismo, l’immigrazione, la sicurezza nel Mediterraneo e in Africa, esigessero una piena, tempestiva, trasparente collaborazione e intesa nella gestione di questa delicatissima vicenda. Anche su questo fondamentale aspetto, che riguarda la credibilità internazionale di questo governo, il presidente Renzi deve dare risposte immediate».

Commenti