Non solo Lo Porto: anche di altri due italiani non si hanno più notizie

23 Apr 2015 18:29 - di Redazione

Dopo la tragica morte di Giovanni Lo Porto in Pakistan, sono ancora due i cittadini italiani scomparsi all’estero di cui ancora non si hanno notizie. Si tratta di Padre Paolo Dall’Oglio e del medico ortopedico Ignazio Scaravilli. Padre Dall’Oglio e’ scomparso in Siria il 27 luglio del 2013: 59 anni, gesuita romano, per trent’anni e fino alla sua espulsione nell’estate 2012, ha vissuto e lavorato in quello che è stato il suo Paese d’adozione in nome del dialogo islamo-cristiano. Diverse volte sono emerse notizie – mai confermate – sulla sua morte o detenzione in un qualche carcere siriano. Le ultime informazioni risalgono al dicembre scorso, quando fonti siriane lo davano per detenuto in una delle prigioni dell’Isis a Raqqa. Una circostanza che non aveva però trovato conferme da parte del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Il suo rapimento era avvenuto dopo un appello che il sacerdote aveva rivolto a papa Francesco affinché  promuovesse “un’iniziativa diplomatica urgente e inclusiva per la Siria”.

 

Altri due italiani

Dall’Oglio, secondo alcune ricostruzioni,  in quel periodo era impegnato in una “mediazione” tra fazioni ribelli nella zona di Raqqa, nel vortice di una guerra di civile che da quattro anni semina morte e distruzione in Siria. Altra storia è quella di Ignazio Scaravilli, un medico catanese settantenne,  scomparso lo scorso 6 gennaio in Libia. A segnalarne la scomparsa alle autorità sono stati i suoi colleghi, ma non ci sono state testimonianze dirette di un eventuale rapimento oppure di un incidente. L’anziano professionista, che ha uno studio a Paterno’, nel catanese, e una residenza a Padova, è anche titolare di un sito web sul quale si presenta come chirurgo ortopedico specializzato in interventi su mano e piede. Scaravilli era partito prima di Natale con altri tre o quattro colleghi siciliani per operare all’ospedale di Dar Al Wafa di Tripoli, citta’ dove e’ consulente per due cliniche.

 

 

 

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