Guerrina Piscaglia, svolta nelle indagini: arrestato padre Graziano
Guerrina Piscaglia, è svolta nelle indagini sulla donna sparita letteralmente nel nulla nell’Aretino dal primo maggio dello scorso anno: a dodici mesi dall’inizio del mistero, è finito in manette il religioso Alabi Kumbayo Gratien, chiamato dai parrocchiani semplicemente padre Graziano, originario della Repubblica del Congo. L’uomo conosceva bene Guerrina, sposata e con un figlio ventiduenne, disabile, a cui la donna era molto legata.
Guerrina Piscaglia, in manette padre Graziano
Gratien Alabi, il religioso indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa della donna con cui aveva una relazione, è stato arrestato a Roma per essere trasferito ad Arezzo a disposizione del pm Marco Dioni – titolare delle indagini – che si occupa della scomparsa della donna da Ca Raffaello, frazione di Badia Tedalda. Solo che a questo punto è cambiato il capo d’imputazione per padre Gratien Alabi: dopo una prima fase dell’indagine in cui il religioso è stato accusato di favoreggiamento, adesso viene imputata al frate di origini congolesi l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Un’accelarazione, quella registrata dalle indagini in quest’ultima fase del giallo a cui i media hanno dedicato ampi spazi di approfondimento, culminata dall’arrivo di poco fa del sacerdote nell’Aretino. Il gip Piergiorgio Ponticelli ha deciso in queste ore sul caso, firmando l’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dai carabinieri a Roma, presso il monastero dove padre Gratien si trovava da alcune settimane. La notizia dell’arresto e del conseguente rientro in Toscana è stata confermata anche dall’avvocato del religioso, Luca Fanfani, che a riguardo ha scelto di non rilasciare per il momento alcun commento: «Farò dichiarazioni solo quando conoscerò le motivazioni che hanno portato il gip a firmare l’ordinanza», ha detto infatti il legale dell’imputato. Imputato al quale era già stata imposto nei mesi scorsi il divieto di espatrio, e per il quale la Procura ha avanzato la richiesta di arresto in carcere per impedire il pericolo di fuga e di inquinamento probatorio, in relazione a quella che è stata definita la «notevole gravità dei reati a lui contestati».
Guerrina Piscaglia, la vicenda
Secondo la Procura il quadro probatorio nei confronti di padre Graziano è gravissimo, così come emerge dalle «complessive risultanze dell’attività investigativa», sviluppata dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di Arezzo. Il religioso era da tempo nel mirino degli inquirenti, e nei diversi colloqui che padre Graziano ha sostenuto in questi mesi il religioso aveva detto di conoscere Guerrina Piscaglia da circa un anno e mezzo; aveva ammesso di frequentare casa della donna, così come aveva riconosciuto che Guerrina frequentava la parrocchia di Ca Raffaello. Non solo: ultimamente era anche emerso che padre Gratien aveva intessuto un lungo e fitto scambio di sms con la donna scomparsa un anno fa, in uno dei quali sembra che la donna avesse rivelato al religioso indagato per la sua scomparsa di essere incinta, alimentando dubbi e sospetti su un possibile movente del presunto omicidio…