L’urlo disperato di Rock Hudson che Reagan fu costretto a ignorare

3 Feb 2015 17:25 - di Franco Bianchini

Il titolo di un suo film, I due invincibili, suona quasi come un paradosso. Invincibile era il protagonista, Rock Hudson, una delle storiche stelle di Hollywood, amato dalle donne per la sua bellezza e per la sua bravura. Invincibile era Ronald Reagan, forse il presidente degli Stati Uniti che più ha lasciato il segno, negli ultimi decenni. Hudson e Reagan erano amici, condividevano affetto e linea politica. Poi la tragedia, la malattia, la paura.

Il telegramma di Rock Hudson

E ora dagli archivi spunta una notizia: fu Nancy Reagan a non permettere di aiutare Hudson che nel 1985, poche settimane prima di morire, aveva chiesto all’amico Ronald di aiutarlo a partecipare a una cura sperimentale contro l’Aids in Francia. È quanto emergerebbe da un telegramma rintracciato negli archivi della Casa Bianca, che ricostruisce le ultime fasi della vita della star di Hollywood, primo personaggio famoso a morire a causa del virus Hiv. Hudson fece recapitare alla Casa Bianca una disperata richiesta di aiuto per essere ricoverato in un ospedale militare francese, dove veniva utilizzato un farmaco sperimentale contro l’Aids. I Reagan tuttavia rifiutarono, soprattutto Nancy, con la scusa che non si potevano chiedere raccomandazioni per i propri amici per qualcosa che non si potesse garantire a tutti gli americani. A suscitare imbarazzo, invece, sarebbe stata l’omosessualità dell’attore.

Un attore entrato nel mito, la sua vicenda

Il nome di Rock Hudson è legato alle circostanze della sua morte quasi quanto alla sua carriera, nonostante sia stato uno dei personaggi più celebri e amati degli anni Cinquanta e Sessanta. La sua importanza di attore, la cui carriera fu favorita dalle logiche dello star system di Hollywood, è paragonabile a ciò che la sua morte ha rappresentato. L’annuncio della sua malattia è legato a un “caso” mediatico mondiale: fu infatti la prima celebrità internazionale ad ammettere pubblicamente di avere contratto il virus. Tuttavia, l’omosessualità dell’attore rimase segreta fino a che non scoprì di essere malato.

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