Belen rivela: anche un gay si è innamorato di me (video)

29 Gen 2015 12:43 - di Carlotta De Bellis

Dall’ex fidanzato Fabrizio Corona ai rapporti con il mondo gay, dall’adozione a distanza al segreto per avere una figlia femmina, dall’ultima interpretazione cinematografica alla prossima, che è già all’orizzonte, ma di cui non può parlare, dal festival di Sanremo all’attrice Micaela Ramazzotti verso cui nutre grandissima stima. Protagonista, con Fabio Troiano, Dino Abbrescia e Tosca D’Aquino, della commedia diretta da Massimo Cappelli «Non c’è due senza te», Belen Rodriguez monopolizza la conferenza stampa di presentazione del film, in uscita il 5 febbraio in 200 sale, con M2 Pictures: «Il mio è il personaggio di una ragazza frizzante, confusa, impacciata, che trova in Moreno cose che non aveva trovato in altri uomini». Il problema è che Moreno (Troiano) vive da anni una relazione stabile con Alfonso (Abbrescia) e quindi l’entrata in scena di Laura (Rodriguez), insieme a quella del nipotino undicenne di Alfonso, momentaneamente parcheggiato nella casa della coppia omosessuale, finisce per provocare un terremoto: «Anche nella vita reale – confessa Belen – mi è capitato di ricevere attenzioni da un gay, che è arrivato a dirmi di essersi innamorato di me».

«Vivo circondata da omosessuali»

L’ambiente omosessualeNel film, girato tra Alba e Torino, la rappresentazione dell’universo omosessuale è particolarmente colorita, in puro stile «Vizietto»: «Vivo circondata da gay – replica l’attrice e soubrette – e vi devo dire che il loro ambiente è molto più animato di quello che si vede sullo schermo; anzi, trovo che Abbrescia e Troiano siano abbastanza trattenuti rispetto alla realtà…». La presenza, nella storia, del nipotino Niccolò (Samuel Troiano), sposta il discorso sul tema infanzia: «Sono a favore delle adozioni gay, mentre ho qualche perplessità sulla scelta dell’utero in affitto. Per quanto mi riguarda, ho adottato a distanza dei bambini argentini e sicuramente, se avessi saputo di non poter avere figli, avrei fatto domanda di adozione. Poi, certo, se uno ne ha dei propri, magari preferisce tenersi quelli e basta…».

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