La Pietà di Michelangelo va in giro per Roma a bordo di un pick-up
Chissà se anche la pietà è morta. Certo è che quella di Michelangelo è stata vista aggirarsi per Roma, sul lungotevere intasato di un oggi qualsiasi. A bordo di un pick-up bianco, tutta bianca anch’essa, la Pietà, frutto del genio di Buonarroti, è sembrata quasi un segnale. Segnale itinerante di tempi complicati. Portata in giro in una città che da simbolo e centro del mondo oggi è stata declassata a periferia degradata.
Una città arrabbiata e impaurita
Quasi che, dopo aver trascorso cinque secoli ristretta nella magnificenza della Basilica di Pietro, avesse deciso di scappare, di uscire per rendersi conto della realtà. Una realtà che non deve averle fatto piacere. Una città stanca, delusa, arrabbiata e impaurita: questa oggi è Roma. Una città dove il lavoro langue, la sicurezza latita e la speranza sembra svanita. Una città sporca e congestionata dove il decoro è solo un ricordo e l’accattonaggio non solo è tollerato, ma è una professione in forte ascesa. Una città che vive a sirene spiegate, ma che non si spiega quasi mai il perché di quelle sirene. Una città dove si comincia a sopravvivere per necessità e dove si impreca per il solo bisogno di esserci.
La vera Pietà scapperebbe
Ecco, se davvero la Pietà, quella autentica e non la copia sul pick-up, facesse un giro per Roma, alla fine, probabilmente, scapperebbe via disgustata. Anzi, atterrita. Imprecando, a sua volta, contro questa città che non la merita e contro colui che la volle realizzare e della cui magnifica bellezza fu ossessionato.