«Conquisteremo Roma e prenderemo le vostre donne»: l’Isis alza il tiro contro di noi

22 Set 2014 20:14 - di Redazione

«Vi promettiamo che sarà l’ultima vostra crociata. Non ci invaderete questa volta, ma vi invaderemo noi. E con la volontà di Dio, conquisteremo Roma, distruggeremo le vostre croci, ci impadroniremo delle vostre donne». È l’ultimo terrificante appello lanciato ai jihadisti dal portavoce dell’Isis Abu Muhammed Al Adnani in un lungo messaggio audio – 42 minuti – pubblicato su Twitter e riportato dai media internazionali. Nel video, ampiamente diffuso su twitter, al Adnani invita a uccidere «i miscredenti in qualunque modo», «americani o Europei», «australiani o canadesi», «compresi i cittadini dei Paesi che entrano in una coalizione contro lo Stato islamico» e «attaccare i civili».  «Se potete, uccidete un americano o un europeo – in particolare gli sporchi francesi – o un australiano, un canadese, o qualsiasi miscredente dei paesi che ci hanno dichiarato guerra, inclusi i cittadini dei paesi che sono entrati in una coalizione contro lo Stato islamico. Uccideteli in qualunque maniera e in qualunque modo potrà essere possibile», ha detto il portavoce dei jihadisti nel suo messaggio. «La promessa di Obama di sconfiggere lo Stato Isalmico è una menzogna», prosegue Al-Adnani, «come ha mentito Bush prima di lui». «Hai sostenuto che il tuo esercito non sarà trascinato in battaglia», ha concluso ancora il portavoce, rivolgendosi direttamente al Presidente degli Usa. «Non è cosi. Sarà trascinato e malmenato, mulo degli ebrei». Quindi al Adnani ha preso di mira anche il segretario di Stato Usa, John Kerry. «Il vecchiaccio incirconciso è diventato improvvisamente un giurista islamico, emettendo un verdetto per il popolo, ovvero che lo Stato islamico sta distorcendo l’Islam, che quello che stava facendo è contro gli insegnamenti islamici e che lo Stato islamico è un nemico dell’Islam», ha insistito il portavoce dei jihadisti facendo riferimento al capo della diplomazia di Washington. Nella minaccia contro gli occidentali, il portavoce dell’Isis lancia l’anatema più delirante. «Se non ci riusciremo noi in questo tempo, allora ci riusciranno i nostri figli o i nostri nipoti. A quel punto, saranno i vostri discendenti a finire come schiavi e come schiave da vendere al mercato».

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