Si nascondeva in un centro sociale di Roma: catturato un terrorista spagnolo, era il leader di Kbn

1 Ago 2014 14:50 - di Redazione

Era a Roma, ospitato nel centro sociale Bencivenga, il terrorista spagnolo Xabier Gonzalez Sola, arrestato dalla polizia italiana su mandato di cattura internazionale. Secondo quanto accertato dalle autorità iberiche, Gonzales Sola, 39 anni, è uno dei leader dell’organizzazione terrorista “Collettivo Bandiera Nera” (Kbn) nonché di detenzione di materiale esplosivo ed apologia di reato. Il gruppo terroristico Kbn si definisce come «organizzazione anarchica d’azione diretta contro lo Stato fascista, il sistema capitalista, l’autorità e il dominio», opera in Catalogna e ha contatti con altri gruppi anarchici in Francia, in Grecia e in Italia e si è resa responsabile di numerosi attentati. Nel corso delle indagini a carico di Gonzales Sola sono stati sequestrati oggetti incendiari di vario tipo. L’anarchico spagnolo, peraltro, utilizza diversi profili facebook attraverso i quali espone i suoi programmi, avallando, fra l’altro, le azioni violente perpetrate da altre organizzazioni terroristiche, in particolare Eta e Grapo. Gonzalez Sola, attivo dal 1992 con una serie di attentati incendiari in combutta con il fratello, era stato arrestato una prima volta dalla Polizia Autonoma della Catalogna il 15 maggio 2013 insieme ad altri 4 anarchici appartenenti allo stesso gruppo terroristico, poi scarcerati il successivo 16 settembre ed a quali era stato imposto il divieto di lasciare il territorio di quello Stato. La localizzazione del latitante è avvenuta in un contesto di stretta collaborazione internazionale con l’Ufficio antiterrorismo iberico della “Comisaria General de Informacion”. Gli accertamenti svolti dall’Ucigos con il Servizio di Polizia Postale hanno consentito di circoscrivere nella città di Roma, quartiere Nomentano, la possibile dimora italiana del latitante. Le ricerche sul territorio degli uomini del Servizio centrale antiterrorismo e della Digos della Questura di Roma si sono concentrate quindi verso il centro sociale capitolino “Bencivenga” – conosciuto per aver dato ospitalità anche in passato ad anarchici stranieri.

 

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