Processo Mediatrade, assolti Pier Silvio Berlusconi e Confalonieri: “Il fatto non costituisce reato”
È arrivata l’assoluzione e la prescrizione per Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri, imputati a Milano per il processo Mediatrade. La Procura nei loro confronti aveva chiesto rispettivamente 3 anni e 2 mesi e 3 anni e 4 mesi di carcere. I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano hanno dichiarato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione del reato di frode fiscale per l’anno 2005 mentre per gli altri anni hanno assolto Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri con la formula “perché il fatto non costituisce reato”. La decisione del collegio è arrivata dopo 5 giorni di camera di consiglio. Nessuno dei dieci imputati al processo Mediatrade è stato condannato. Il tribunale di Milano ha invece deciso o di assolverli oppure di dichiarare il non luogo a procedere o per prescrizione del reato o per carenza di giurisdizione.
«È una sentenza molto importante e ovviamente siamo soddisfatti, perché è stata riconosciuta la totale estraneità di Pier Silvio Berlusconi rispetto alle accuse», ha detto l’avvocato Niccolò Ghedini commentando la sentenza. «Siamo decisamente molto soddisfatti – ha commentato Ghedini, che difendeva Pier Silvio Berlusconi assieme al legale Filippo Dinacci – perché il nostro assistito non doveva essere condannato e i giudici hanno riconosciuto la sua estraneità». L’avvocato Ghedini ha spiegato che i giudici della seconda sezione penale di Milano hanno assolto Pier Silvio Berlusconi, vice presidente di Mediaset, perché il fatto non costituisce reato dall’accusa di concorso in frode fiscale per gli anni 2006-2007-2008 e hanno “dichiarato la prescrizione per l’anno 2005 senza entrare nel merito”.