Nuova stangata sulle sigarette: previsti aumenti fino a 20 centesimi. Aumentano anche le accise sulle “elettroniche”
Nuova stangata in vista per i fumatori. Il governo ha previsto un incremento delle accise sui tabacchi, che dovrebbe aggirarsi sui 20 centesimi per le fasce alte e sui 10 per le fasce basse. Attualmente le tasse già rappresentano circa il 75% del prezzo finale.
La misura è contenuta nel decreto legislativo che dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri del 10 luglio. Una bozza del testo, che attua la delega fiscale, è stata presentata dal sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini al comitato parlamentare sulla delega fiscale. Il decreto prevede anche un intervento sulle sigarette elettroniche, che però dovrebbero ottenere uno “sconto”. Sulle e-cig si profilerebbe una tassazione corrispondente a quella delle “bionde”, ma con uno sconto del 40% sull’imposta così determinata. Dovrebbe sparire, invece, la tassazione sui fiammiferi. All’incremento di 20 e 10 centesimi per le diverse fasce si arriverebbe con meccanismo misto, studiato per evitare di sfavorire o avvantaggiare i tre player presenti sul mercato, che si rivolgono a target di consumatori diversi. In particolare, il governo ha previsto un aumento dell’accisa specifica dal 7,5% al 10%, con un piccolo aumento dell’imposta minima e con un incremento della quota variabile dal 58,5% al 58,6%. Ma le sigarette non sono l’unico vizio degli italiani su cui Palazzo Chigi conta per fare cassa. Legnini, infatti, ha anticipato che il prossimo passo sarà un decreto sui giochi che prevedono una vincita di denaro e che rientrano in un altro settore per cui il ddl fisco prevede il riordino.