Sugli immigrati Alfano fa la voce grossa: l’Europa prenda subito in carico l’operazione Mare Nostrum
«L’Italia non può farsi più carico del disastro creato in Libia dagli altri Paesi occidentali». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sottolineando come il conto di questo disastro «non può essere più solo in carico agli italiani». Il ministro ha lasciato Firenze, dove ha partecipato alla Festa della Cisl, ricordando il successivo incontro a Catania «con tutti i sindaci coinvolti nella questione immigrazione. Andrò a dire a loro – ha ribadito – che siamo accoglienti, ma non possiamo accogliere tutti», anche perché «il disastro» della Libia «è stato creato dalla comunità internazionale. L’Italia è un Paese accogliente – ha proseguito Alfano – ma non può accogliere tutti. Mare Nostrum non è solo un problema italiano. O l’Europa prende in carico Mare Nostrum o noi lo lasceremo continuando comunque a soccorrere i migranti».
Nel frattempo, sul fronte degli sbarchi, un egiziano di 38 anni, Abdella Abdelaziz, e un tunisino di 44 anni, Ahmed Deeri, sono stati fermati dalla polizia di frontiera a Siracusa con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’egiziano sarebbe lo scafista dello sbarco avvenuto venerdì di 74 migranti, mentre il tunisino dello sbarco di 252 migranti avvenuto il 12 giungo. In giornata due motovedette della Guardia Costiera, assieme ad una unità della Guardia di Finanza, hanno tratto in salvo 281 migranti, che hanno dichiarato di essere siriani ed erano diretti verso le coste italiane a bordo di un peschereccio in legno di circa 20 metri di lunghezza. Ad allertare la macchina dei soccorsi è stato un elicottero della Marina Militare, che aveva individuato l’imbarcazione in acque greche. A seguito della localizzazione del peschereccio, la sala operativa della Guardia Costiera di Reggio Calabria ha assunto il coordinamento dell’operazione, inviando a circa 80 miglia a sud-est di Capo Spartivento, due motovedette della Guardia Costiera di Roccella Jonica. Giunti in quel tratto di mare, i militari hanno iniziato le delicate fasi di trasbordo dei migranti. Tra loro 93 bambini e 6 donne, alcune delle quali in precarie condizioni di salute. Tutte le persone presenti sul peschereccio sono state tratte in salvo attorno alle 9,30. Un’altra giornata di grande lavoro, dunque, per gli uomini e le donne della Guardia Costiera impegnati a garantire la salvaguardia della vita umana in mare.