“Dimonios”, il celebre inno della Sassari, scalda i cuori dei militari italiani in Afghanistan
Con la deposizione di una corona al monumento ai Caduti e un minuto di raccoglimento si sono svolti anche a Herat, presso la base italiana in Afghanistan, i festeggiamenti del 2 giugno. A rendere omaggio alla Repubblica italiana anche la banda musicale del 207/o corpo d’armata dell’esercito afghano, schierata per l’occasione in alta uniforme, che ha intonato “Dimonios”, il celebre inno della brigata “Sassari”, l’unità dell’Esercito italiano su cui si basa il contingente multinazionale ed interforze della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf). La ricorrenza è stata celebrata nel piazzale di Camp Arena, dove le rappresentanze di tutte le specialità delle forze armate italiane si sono schierate davanti alla bandiera di guerra del 152mo reggimento fanteria “Sassari” e allo stendardo di combattimento del settimo reggimento Aves “Vega”, «ideale sintesi dei valori di fedeltà, onore e rigore morale» – ha sottolineato il generale Manlio Scopigno, comandante del contingente italiano in Afghanistan – che sempre hanno contraddistinto i militari italiani, in patria e all’estero, nella difesa della nazione, nell’affermazione della pace e nella salvaguardia delle sue libere istituzioni. Con il tradizionale rito dell’alzabandiera – ha proseguito il generale Scopigno – ogni giorno i militari italiani rinnovano idealmente il proprio giuramento di fedeltà alla patria e alla sua costituzione. Questo spiega il senso del nostro impegno e del nostro servizio nei più svariati scenari operativi: l’essere imprescindibile strumento di sicurezza e di stabilità internazionale in tante tormentate regioni del mondo ancora caratterizzate da forme differenziate di violenza e di conflittualità». Durante la cerimonia, alla quale hanno preso parte il governatore della provincia di Herat Sayed Fazullah Wahidi, il procuratore capo Maria Bashir, i principali esponenti delle forze di sicurezza afghane e i rappresentanti delle forze armate dei Paesi alleati, è stata data lettura dei messaggi augurali del Capo dello Stato e dei più alti vertici della Difesa, mentre il cappellano militare del contingente, padre Mariano Asunis, ha recitato la “Preghiera per la Patria”.